Aggiornamento ore 16,10
La produzione industriale in Usa è stata migliore delle attese, crescendo dello 0,90 contro lo 0,60. Anche l’utilizzo della capacità degli impianti è salito a 77,50 contro 76,9. A contribuire è stato principalmente il settore auto, per il venir meno dell’effetto tsunami che aveva in precedenza rallentato la produzione. Ovviamente non possono essere i dati del momento a cambiare la direzione di fondo dei mercati, i quali comunque non hanno deluso le attese precedentemente evidenziate. Il Dax pertanto si riporta in area di resistenza dopo aver tenuto in modo egregio il supporto di 5850. La resistenza è da considerare in quota 6000/6120 e 6190.
Aggiornameno ore 14,40
L’indice Dax ha corretto fino a testare il vecchio supporto di breve di quota 5850. La resistenza viene indicata a 5980. Ad incidere negativamente sono stati i dati sul Pil tedesco. I mercati vedono comunque un crollo in termini di volumi. Gli indicatori si trovano in posizione riflessiva da tutto il giorno. Sono attese comunque reazioni.
Dimenticavo la Robin Tax a proposito delle misure che inevitabilmente ricadranno sui consumatori. La stagflazione ha campo libero.
Questa mattina i titoli energetici a Piazza Affari sono i più tartassati con Snam e Terna che sono al top della classifica dei segni meno con perdite superiori al 10%. Anche Enel non scherza con un bel -4,50.
Sul fronte obbligazionario è inutile commentare al momento visto che la Bce fa mercato. I Btp lunghi stanno migliorando, ma solo grazie al recupero del Bund decennale che risente positivamente della contrazione del Pil tedesco. Pertanto lo spread tra Italia e Germania staziona poco sotto i livelli di Venerdì.
L’attesa a questo punto è rivolta all’iter che la manovra avrà in Parlamento. In queste ore sta nascendo l’idea di ritassare i capitali scudati, visto il regalo del 5% che è stato fatto alla massa di evasori che con un battito di ciglia sono diventati Santa Maria Goretti. A questo ovviamente si è opposto qualcuno…..indovinate chi?
GOOGLE-MOTOROLA MOBILE
E intanto nel resto del Mondo le cose vanno spedite. Ieri è stata la volta di Google che ha lanciato un’offerta in contanti per ben 12,5 mld su Motorola Mobile (MMI). Quest’ultima fatturava 12 mld di dollari l’anno. Per fare un paragone Nokia fattura 60 mld contro 22 mld di capitalizzazione.
Google pertanto si è tuffata nel Mondo degli smartphone, a caro prezzo, in modo aggressivo, forte del fatto di possedere il sistema Android che ad oggi sta dominando il mercato. Tutto ciò, comunque sembra stravolgere gli scenari, a partire da Samsung e Htc che fino ad oggi hanno utilizzato Android. Queste infatti, in un futuro relativamente breve, potrebbero valutare il sistema Windows Phone, potendo così chiudere positivamente le cause in corso con Microsoft.