MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Alla faccia di tutti i QE e di tutte le medicine o droghe possibili?


Con la giornata di oggi i mercati stanno esprimendo tutta la loro delusione, paura e negatività possibile per una prospettiva recessiva, come se un calo di oltre il 30% dai primi di agosto fosse stato solo una passeggiata. 


Che le preoccupazioni di oggi siano da ricercare soprattutto nella congiuntura poco favorevole è dimostrato dall’andamento delle commodities.


Ad oggi percepisco che vi sia molta paura, irrazionalità e soprattutto difficoltà, nello scegliere il veicolo migliore per uscire da questa crisi.


Riporto un mio post che ho scritto molto tempo fa


ECONOMIA DI CARTA VS ECONOMIA ESSENZIALE


Questo dovrebbe dare l’idea di cosa sia meglio o peggio fare in situazioni del genere. 


CURIOSITA’


In questo momento c’è chi sta peggio dell’Euro. Fiorino ungherese e Zloty polacco stanno tornando spediti verso il periodo della crisi est europea. 
Ma non dovevano essere porti sicuri dopo che avevano risanato, alla luce degli interventi del FMI?
In particolare l’Ungheria risente molto del rallentamento economico tedesco, ma anche la Polonia non è da meno.
Visto come stanno le cose, credo che il momento giusto per abbassare la voce da parte della Germania, sia arrivato. 


L’ALTRA IPOTESI


Forse la più credibile è che le banche centrali dei paesi emergenti abbiano fatto un pò quello che la Banca Centrale Svizzera ha fatto alcuni giorni fa. Guardando, infatti le valute interessate i cali contro Euro sono quasi identici nell’ordine del 10%, fatta eccezione per Dollaro neozelandese e Dollaro australiano. 
Pertanto ritengo più credibile che ci siano stati interventi concertati molto forti, vendendo valuta locale e comprando contemporaneamente Euro e Dollaro, insomma una specie di QE esportato. Una svalutazione di queste due monete, infatti, penalizzerebbe oltremisura l’economie ad alto export. 


DEFLAZIONE?


La cosa che mi fa davvero sorridere è vedere il Bund decennale esprimere un rendimento lordo dell’1,70. 
Stiamo parlando in ogni caso di un paese che ha comunque un debito vicino al 90% del Pil, un sistema bancario globalizzato, e un’economia non proprio basata sui consumi interni. Francamente le differenze si stanno assottigliando, con paesi che presentano un premio di rischio ormai fuori controllo. 
Come possiamo vedere quindi, quando c’è da star bene, alcuni paesi possono rimanere indietro ed altri brillare come le stelle, ma quando invece si sta male non esistono particolari isole felici. Questo per dire che certi virtuosismi potrebbero venir meno nel momento di una recessione su larga scala. 
Visto così il mercato obbligazionario sembra scontare una deflazione di altri tempi che poteva manifestarsi in assenza del monetarismo, non certo adesso. Siccome questo esiste, l’elemento più indolore è l’immissione di monetata. Non vedo altre alternative, meno dolorose. 
Pertanto credo che tutto questo finirà per accelerare il processo di unificazione europea, magari isolando i paesi che non hanno i numeri per beneficiare dei vantaggi della moneta unica. 
La Bce è pregata quindi di comprarsi almeno una tipografia, simile a quella che possiede la Fed.


AGLI AMANTI DELL’ORO


L’ultima parte dell’anno generalmente non è delle più favorevoli per il metallo giallo. In questo periodo infatti vi è sempre un aumento dell’offerta dovuto alla sistemazione dei bilanci pubblici. 
In ogni caso il mio pensiero su questo bene l’ho già espresso. 
L’oro sconta un’iperinflazione, mentre addirittura in questi giorni torna lo spettro della deflazione, che francamente non vedo, visto che qui aumenta tutto. Ho saputo addirittura che in questi giorni la borsa di Londra ha aumentato a due cifre le tariffe relative ai flussi, tanto per avere un’idea di dove c…..sia la deflazione. Vai a far benzina e siamo oltre 1,60, compri le sigarette e vedi che sono aumentate del 5% con la scusa dell’Iva (anche se le metterei 100 euro al pacchetto, così non se ne parla più), ti fanno la promozione sulle macchine dicendoti che il prezzo rimane invariato nonostante l’aumento fiscale, ma di affrettarsi perché la pazienza ha un limite, non oso pensare a quanto ci stiano regalando in termini di sconti, quando passiamo alla cassa del Supermercato, grazie alla deflazione. 
Insomma, a parte lo sfogo: se ci sarà la deflazione l’oro sarà destinato inevitabilmente a crollare.
Se invece ci sarà iperinflazione i prezzi attuali la scontano già.
Credo che il rapporto rischio rendimento sia un pò troppo sbilanciato a favore del primo. 



Comments are closed.

  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
  • Massime dalla Finanza

    "Regola n° 1: non perdere mai denaro. Regola n°2: non dimenticare mai la regola n°1" W. Buffett

    "È meglio avere quasi ragione che completamente torto" W. Buffett

    Non è importante che tu abbia ragione o torto, ma quanti soldi si fanno quando hai ragione e quanto si perde quando si ha torto. G. Soros

    Il nemico principale dell'investitore è probabile che sia se stesso. B. Graham
  • Siti

     Consulenza Vincente



  • License e Copyright

    Licenza Creative Commons

    Il blog e i relativi post sono distribuiti con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.