MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!




Prima di iniziare a scrivere, volevo ringraziare tutti coloro che perdono almeno 10 secondi per guardare un pò di pubblicità, contribuendo così al blog. Ovviamente mi riferisco ad una minoranza, ma è grazie a loro che ancora non ho deciso di abbandonare la scrittura, su questo blog. 
Grazie.

E insomma eccoci qua a parlare di “D-E-F-A-U-L-T” – “F-A-L-L-I-M-E-N-T-O”.

Orma i dati tecnici li avrete letti su qualche giornale, oppure, (la cosa migliore) su qualche blog.


In questo post tuttavia non volevo descrivere come è andata, ma estrapolare al meglio il significato di tale evento. 


Che la Grecia fosse fallita, lo si vedeva già da fine 2009, ma le istituzioni, fin da allora ci avevano raccontato altre storie. Perché questo?


Prima di tutto la Grecia fu sottovalutata, in virtù del fatto, che rappresentava poca cosa, in proporzione al Pil europeo.


In secondo luogo il sistema bancario non sarebbe stato in grado di reggere l’urto nell’immediato, di un evento ritenuto fino a quel momento impossibile. 


Ricordo fin dai primi del 2010 la gara a mostrare i muscoli dei capi di Stato europei e della Bce, contro la speculazione, ritenuta la sola responsabile dei mali dell’Euro.


Ricordo perfettamente a maggio 2010, quando dopo uno dei tanti accordi, i titoli greci schizzarono verso l’alto del 30/40 percento, spiazzando la cattivissima speculazione e invitando molti privati sprovveduti a credere che un default greco non sarebbe mai accaduto. Dopo poche settimane i titoli greci ritornarono a perdere fino a segnare nuovi minimi. 


Ricordo ancora oggi le parole di Trichet, dopo l’accordo di luglio 2011, che passeranno alla storia:
 (ASCA) – Roma, 27 lug – Gli speculatori che scommettono su un default della Grecia sono destinati a perdere i loro soldi dopo le decisioni adottate al vertice europeo della scorsa settimana. Lo ha detto il presidente della Banca Centrale Europea, Jean-Claude Trichet, in un’intervista alla rivista francese Le Point. ”Questi tipo di speculazione e’ destinata ad essere un modo sicuro di perdere soldi viste le decisioni prese giovedi’ scorso” ha detto Trichet. ”Le proposte avanzate dal settore privato – ha aggiunto – e le decisioni dei governi europei, come ad esempio l’abbassamento dei tassi d’interesse sui prestiti e l’estensione della loro durata, alleggeriranno considerevolmente il costo sul debito greco. Oltre a questo, il debito scendera’ attraverso scambi di obbligazioni e riacquisti”.

Insomma tutte queste prove di forza e fesserie varie, per perdere tempo e consentire al sistema bancario di defilarsi al meglio dalle proprie responsabilità.


Per la cronaca, in termini di perdita percentuale (-75%), il default Greco è fra i peggiori della storia. 


A me francamente interessa zero il modo con il quale siano scattati i cds, o quanto sia stata l’adesione volontaria alla ristrutturazione. Personalmente riesco ancora con il mio modesto cervello a constatare due cose estremamente importanti. 

  1. Il mercato (termine più consono) o la speculazione, se preferite chiamarla così, aveva ragione fin dalla fine del 2009.
  2. Il modo di dialogare con il mercato da parte delle istituzioni politiche e monetarie non è stato né sincero, né trasparente, ma si è rivelato un vero e proprio bluff. 

Non posso quindi negare il fatto che in assenza dell’operazione LTRO, alcuni paesi, fra i quali l’Italia prezzassero sul “mercato” una ristrutturazione, per non parlare del Portogallo che ancora oggi, sconta qualcosa di più. 


Ma la cosa più sconcertante, ripeto, è il modo di dialogare con i mercati. 
Spesso do più peso ad analisi ed eventi remoti, che a fatti immediati, per capire in che direzione si stia andando.


Ebbene, molti di voi (coloro che avevano fatto una donazione diretta) nelle previsioni per il IV trimestre 2011 avranno potuto leggere la tabella in cui venivano indicate le proiezioni di crescita 2012 dei paesi europei. 
Non posso farmi due risate rileggendomele adesso:

Italia: crescita 2012 +1,3
Spagna: crescita 2012 +1,5
Portogallo: recessione 2012 -1,8
Grecia: crescita +1,10.



In nemmeno cinque mesi queste prospettive sono state nettamente smentite, mentre i mercati azionari hanno vissuto uno dei rally più poderosi degli ultimi anni, facendo ricadere qualche sospetto sulla natura artificiosa della fase in corso, al fine di salvare il sistema finanziario. 


Dopo queste modeste considerazioni, quindi, credo sia giusto interrogarsi sulla credibilità futura delle nostre istituzioni, ma soprattutto su quanto siano distanti gli interessi tra i risparmiatori e il sistema bancario in senso lato. 


Oltre che a piangere quindi, non ci rimane altro che osservare quale sarà l’atteggiamento dei mercati nelle prossime settimane, difronte a queste assolute verità. Ah dimenticavo ad Aprile la Francia e la Grecia votano……altre risate ci attendono. 

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One Response so far.

  1. nessuno ha detto:

    Roma, 27 lug – Gli speculatori che scommettono su un default della Grecia sono destinati a perdere i loro soldi dopo le decisioni adottate al vertice europeo della scorsa settimana. Lo ha detto il presidente della Banca Centrale Europea, Jean-Claude Trichet, in un&#39;intervista alla rivista francese Le Point.<br /><br />la stessa cosa l&#39;ha detta quella del fondo monetario internaz. sull&#39;

  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
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