L’Europa ha dato il suo verdetto. Mentre Hollande prende il comando e la Grecia si trova nell’impossibilità di governare, i tedeschi confermano Angela Merkel.
Questo riassume in modo chiaro l’eterogeneità presente nel Vecchio Continente e parallelamente la necessità di procedere con misure diverse rispetto a quelle fin qui prese.
Dare un giudizio diverso sarebbe per me cosa difficile e imprudente.
Non mi è tuttavia difficile trovare elementi positivi in questa vicenda. Primo fra tutti è la vittoria della democrazia sulla tecnocrazia e questo a parer mio è un elemento da non trascurare, che produrrà effetti meno devastanti di quanto si sia visto fino ad oggi.
Non possiamo negare infatti, che questa scossa elettorale ha dato una brusca accelerata in favore di un quadro sempre più definito.
Da un lato un Europa che si è accorta, presto o tardi, di non essere all’altezza di una Moneta Unica, dall’altro Paesi virtuosi (forse troppo) che si dichiarano contrari ad assistere i più bisognosi.
A questo punto la parola passa alle nuove guide, mentre i mercati cercheranno di cogliere gli aspetti positivi di un nuovo cambiamento.
Credo che arriveremo a fine Giugno con le idee più chiare e questo è cosa “buona e giusta”.
Nel frattempo vi lascio con un pò di analisi tecnica, osservando il grafico di lungo periodo del nostro FTSEMIB.
Ebbene, questa mattina ci stiamo avvicinando al supporto di lungo periodo situato tra 13400 e 13200, senza ancora avere elementi per pensare ad una reazione.
In ogni caso, molte delle paure si sono realizzate e per questo anche in parte scontate.