MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Quest’oggi, le possibilità che la Grecia lasci l’Euro per abbracciare la Nuova Dracma sono aumentate verticalmente, benché la Merkel continui ad essere favorevole alla sua permanenza. Ci mancherebbe. Vorrei dicesse il contrario.

Se l’uscita della Grecia fosse avvenuta circa due anni fa, sicuramente qualche banca, e anche di grosse dimensioni, sarebbe fallita, in quanto il sistema finanziario poteva trovarsi impreparato all’evento.
Avremmo visto forse una seconda Lehman, ma certe risorse (spese fino ad oggi molto malamente), compresa l’operazione LTRO 1 e 2, avrebbero circoscritto il problema evitandone altri, inizialmente sottostimati, che ad oggi si stanno rilevando incontrollabili.
Fino a 12 mesi fa infatti, il mercato guardava alla Grecia come ad un caso di evidente insostenibilità, ma le autorità monetarie e politiche facevano a gara a costruire il Titanic più all’avanguardia, ai fini di combattere la speculazione, le cui valutazioni erano più lungimiranti, ma non al punto di voler coinvolgere paesi più grandi come la Spagna o l’Italia. Fino a 12 mesi fa il nostro spread stava largamente sotto i 170 punti.
Purtroppo da Agosto 2011 i Titanic costruiti si sono rivelati più che vulnerabili, fino al punto che anche i paesi come l’Italia e la Spagna hanno visto schizzare verso l’alto i loro rendimenti.
Pertanto, quello che due anni fa poteva essere sostenibile adesso non lo è più, o meglio, non credo che possiamo andare avanti così per i prossimi 24 mesi, pagando oltre 100 miliardi di interessi in più rispetto ai partner più virtuosi europei.
Un’uscita dall’Euro della Grecia adesso, costituirebbe un prototipo al quale molti paesi, ad oggi in difficoltà, alle prese con conti pubblici fuori controllo e scarsa competitività, guarderebbero con grande curiosità.
Questo il mercato lo sa. 
E’ chiaro che i primi dodici mesi di Nuova Dracma per il popolo greco sarebbero devastanti, come lo sono stati per l’Argentina e per la Turchia. Tuttavia sappiamo come sia andata per quest’ultimi due e come a distanza di pochi anni abbiano riconquistato il terreno perduto.
Immaginatevi quindi che cosa accadrebbe nel caso di una rinascita greca. 
Lascio a voi intuire quali le strade che certi paesi vorrebbero ripercorrere, onde evitare la sommossa popolare. 

Inoltre, questa volta, voglio proprio affidarmi ai segnali premonitori

Francia/ Aereo con a bordo Hollande colpito da fulmine

Roma, 15 mag. (TMNews) – L’aereo con a bordo il neo presidente francese, Francois Hollande, in volo verso Berlino, è stato colpito da un fulmine che ha costretto il velivolo a tornare indietro a Parigi. Lo riferiscono fonti della presidenza transalpina citate dalla televisione France 24 sottolineando che, dopo i controlli, l’aereo con il presidente è ripartito per la Germania. L’arrivo nella capitale tedesca, dove Hollande è atteso dal cancelliere Angela Merkel, è previsto per le 20.30

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  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
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