MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

La sortita di Monti sui poteri forti, la leggo come un colpo di spugna di questo Governo.
Ancora più esilarante se penso a quanto detto dal professore ai tempi del suo insediamento:
“Quali poteri forti? Io casomai li ho combattuti i poteri forti”.

Nel frattempo, a parte lo sfogo, la realtà ci dice che ieri il Governo ha rinviato il piano per la crescita, mentre i buchi sulle entrate fiscali, segnalati nel precedente post, indicano che forse c’è bisogno di concordare con la Ue uno sforamento degli obiettivi, causa anche il terremoto in Emilia e la situazione economica generale. In sostanza, Monti ha fallito la sua missione.

Ci sono stati dei momenti in cui il Governo tecnico, avrebbe potuto prendere qualsiasi decisione, a causa dell’impotenza politica. Mi riferisco ai tagli alle spese, alla tassa sui patrimoni e agli stimoli per la crescita. Si è invece scelto la strada del dialogo e della diplomazia, sulle misure che avrebbero interessato i privilegiati, mentre si è utilizzato l’accetta per tagliare e dissanguare le classi più deboli. Quale poteva essere il risultato finale? I consensi sul Governo Monti sono passati dal 65% abbondante al 40% scarso in pochi mesi, e questo, alla coalizione che lo sostiene, fa una paura tremenda, mentre il nostro amatissimo Beppe Grillo è lì che che avanza.

Infatti, è proprio il Movimento 5 Stelle il nemico numero 1 dei partiti. Questo rischia di diventare entro pochi mesi il primo partito d’Italia e personalmente non ne vedo l’ora.

Tutto ciò è gradito ai cosiddetti poteri forti? Assolutamente NO.

Quindi: prima si andrà a votare meglio è, in quanto a Marzo/Aprile 2013 il danno potrebbe essere maggiore, e certi partiti, insieme ai poteri forti, rischierebbero di essere spazzati dalla volontà popolare.

Si sta scegliendo quindi la tattica del si va a votare il prima possibile e si salvi chi può, con Bersani e il suo PD, che pensano di averla fatta franca, alla stregua di Occhetto nelle elezioni del 1994.

Mentre il disegno politico sembra completarsi, parallelamente si percepiscono segnali sempre più preoccupanti sul fronte europeo.

Potrei guardare anche alla teoria complottista americana, ma il discorso di Bernanke tenuto ieri, mi ha fatto temere che il destino dell’Euro sia più segnato di quanto sembri.
In una situazione normale il Governatore della Fed avrebbe potuto dare il via a nuove misure quantitative, ma il fatto che le stia risparmiando per le settimane o i mesi a venire, mi incute molta paura, visto che qualche informazione in più rispetto a noi comuni mortali, la possiede.

I dati che noi abbiamo a disposizione sono comunque sufficienti per capire quanto sia grave il tutto:
Dal voto greco alla Spagna, per arrivare ai dati sulla crescita europea che mettono in risalto quanto sia sfuggita di mano la situazione.

In questo contesto mi è difficile essere un grande ottimista. L’unica cosa che posso dire è che ci troviamo in presenza di un forte cambiamento, che inevitabilmente ci porterà ad un risultato finale migliore di quello attuale. Tuttavia i cambiamenti non passano attraverso episodi che rimangono inosservati agli occhi della storia.

In queste situazioni l’atteggiamento da tenere, come vi ho sempre detto è quello di andare per esclusione nella scelta dei vostri investimenti.

Alla prossima.

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2 Responses so far.

  1. MINE ha detto:

    bellissimo, concordo appieno, specie sul fatto che monti all'inizio avrebbe potuto fare molte scelte impopolari contro pa e politica, e invece, e li ha perso ogni mia pur piccola stima, ha deciso di vessare ancor di piu i già supervessati, i lavoratori privati! quando uno dice che la mancanza di investimenti in italia dipende dall'art 18 è chiaro che o è uno stolto, e non lo è, o è in

  2. the hawk ha detto:

    Sul fatto di voler andare a votare a ottobre è poi una certezza. Nemico numero 1 dei partiti Beppe Grillo. Vogliono giocare d'anticipo

  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
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