Il trimestre appena concluso ha visto l’indice Nasdaq prevalere su tutti, ma il dato che sorprende un po’ tutti credo sia proprio quello del settore auto, che mette a segno la seconda miglior performance con un + 24,95 percento. Un settore che nel secondo trimestre ha visto una vera e propria debacle in termini di fatturato.
Decisamente più anemici invece il settore bancario, real estate e il food, che superano appena il 6%, mentre letteralmente al palo rimane il settor Oil.
Se da un lato la Germania è la borsa che in Europa ha recuperato maggiormente, la Svizzera, che dovrebbe essere ben correlata al Dax mette a segno il 6% inserendosi agli ultimi posti solo davanti alla Cina salita del 3,5%.
Fatta eccezione per il Nasdaq, quindi, sembra che in buona parte, nel secondo trimestre abbia prevalso il rientro dagli eccessi negativi visti nel primo, dove molte correlazioni erano saltate e alcuni settori dati per spacciati come appunto l’automobile.
In questo grafico possiamo osservare l’andamento dei principali indici dall’inizio del secondo trimestre.
Da questo spicca la divergenza dell’indice cinese, rispetto agli altri, segno che qualche problemino inizia a fare la sua parte. In primis la legge sulla sicurezza che di fatto mette Hong Kong in una posizione sempre meno autonoma, con effetti che si faranno sentire prima o dopo sia in campo finanziario che immobiliare.
Oltre a tutto ciò il problema della Cina è legato all’alto tasso di indebitamento raggiunto nel corso degli ultimi tre anni, a cui sommiamo le tensioni commerciali con gli Usa, che sicuramente rappresenteranno un importante detrattore sull’economia del Dragone.
Tornando alla situazione generale, le banche centrali sembra che abbiano riportato i mercati sui binari giusti, anche se ciò in termini monetari è costato oltre 5 trilioni di dollari. A questo però non ha corrisposto un ritorno del Vix su valori altrettanto normali.
VIX
Nel mese di marzo il Vix ha raggiunto un top a quota 87 sfiorando i massimi del 2008. Il ritorno successivo sotto quota 50 ha riportato il mercato verso una situazione più calma consentendo recuperi importanti sul mercato azionario. Tuttavia l’indicatore in oggetto, sembra voler rimanere stabilmente sopra quota 23 che noi consideriamo il punto sotto il quale avremo un ritorno alla normalità, con conseguenze positive sull’umore degli investitori. Molti fondi ad esempio aumentano o diminuiscono la loro componente azionaria in funzione dei livelli di Vix.
Altri fondi invece, alla luce del rialzo del secondo trimestre potrebbero trovarsi nella necessità di diminuire il sovrappeso per rispettare i parametri imposti dal loro statuto. Ci riferiamo ad esempio a molti fondi pensioni. In sostanza si potrebbe presentare l’esatto contrario di quanto visto all’inizio di aprile dopo i violenti ribassi del primo trimestre.
Di questo ne abbiamo già parlato la scorsa settimana.
FTSEMIB
Indice fortemente congestionato, in presenza di una forza comparativa inferiore rispetto a Dax e SP500. Il quadro degli indicatori si muove in territorio neutrale, ma tendente al negativo qualora non ci fossero reazioni importanti sopra i 20000 punti. Il quadro delle medie è molto contrastato confermando una situazione piuttosto imballata. Il primo supporto degno di considerazione lo troviamo a quota 18800.
SILVER VS GOLD
E’ in atto una fase di recupero del Silver nei confronti dell’oro, ma il trend è lontano dall’essere strutturato in modo permanente. Riteniamo ancora l’oro come il bene più importante in ottica di protezione.
CRUDE OIL
Quota 42 rappresenta ad oggi la resistenza più importante, mentre secondo il quadrante di Gann osserviamo buone probabilità di discesa che si concretizzerebbero sotto il supporto di 37 dollari per target 33 nel breve. Al contrario la rottura dei 42 dollari darebbe modo di avvicinarsi piuttosto velocemente alla resistenza successiva dei 50 dollari. Il primo sembra lo scenario più probabile.