MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Difficile analizzare e/o commentare mercati così: incapaci di reagire ad un evento come quello avvenuto Domenica, in merito al test nucleare attuato dalla Nord Korea, la quale ha violato qualsiasi trattato sulla sicurezza internazionale.

 

La logica direbbe che l’intervento armato è sempre più vicino. Questione di giorni se pensiamo alle provocazioni (verbali) fatte da Trump qualche settimana fa a Kim Jong-un?

 

Con molta probabilità i mercati pensano che il presidente coreano stia giocando ai videogames e che il tutto andrà avanti per molto tempo, confidando in un America paziente, disposta a farsi deridere ogni qualvolta viene messa a rischio la sicurezza mondiale.

 

Secondo  Nunziante Mastrolia, docente Luiss e co-autore de “L’atomica di Kim”, la Cina sarebbe il vero burattinaio delle pazzie di Kim Jong-un. L’obiettivo sarebbe quello di ristabilire il predominio asiatico allontanando l’influenza americana e giapponese. Gli Usa, sempre secondo il docente, sarebbero ormai sul punto di smascherare le intenzioni cinesi.  Con molta probabilità non si arriverà ad un’azione atomica, in quanto il primo che lancerà perderà sul fronte politico, senza contare le conseguenze militari a cui andrebbe incontro, nel caso fosse la Korea.

Questa è una teoria alla quale abbiamo sempre creduto, anche se il vero colpevole di tale situazione è da ricercare nella politica scellerata di Trump, che ha indispettito pericolosamente la Cina, fin da prima di insediarsi alla Casa Bianca.

 

Il fatto che ieri Wall Street fosse chiusa, costituisce un rafforzativo per i mercati, in quanto i bassi volumi, dimostrano, quanta poca pressione al ribasso ci sia stata nonostante la gravità della situazione. I mercati più penalizzati ieri sono stati quelli asiatici ma senza grandi scossoni.

 

Anche il rally visto sull’oro, che ha permesso la rottura dell’area di 1329, avrebbe avuto maggiore attendibilità se fosse avvenuto a mercati americani aperti.

 

Il tutto quindi, dovrà trovare conferma nella giornata di oggi, visto che oltretutto, gli algoritmi viaggeranno a pieri giri, contrariamente a quanto accaduto ieri. Algoritmi che per il momento non sembrano ben intenzionati a prezzare il rischio secondo criteri tradizionali.

 

Un’altra ipotesi in cui i mercati credono, è che qualsiasi risoluzione Onu non partorirà un intervento militare, a causa dei veti che sarebbero imposti da Cina e Russia.

 

Proprio per questo, qualora gli Usa decidessero per la soluzione militare a preoccupare sarebbero non solo le armi utilizzate, ma anche i rapporti diplomatici con le altre due super potenze.

Categories: Miscellanea

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