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Più che da Berlusconi, sono rimasto sorpreso dall’intromissione politica del governatore Mario Draghi, che in queste ore ha fermamente appoggiato l’idea del “Super Commissario” europeo, avanzata dalla Germania.
ROMA
IL PRESIDENTE della Bce Mario Draghi appoggia l’idea della Germania di un supercommissario Ue che possa porre il veto ai bilanci nazionali e riconosce gli sforzi fatti e che devono ancora essere portati avanti dai governi sulla «strada delle riforme»
IL PRESIDENTE della Bce Mario Draghi appoggia l’idea della Germania di un supercommissario Ue che possa porre il veto ai bilanci nazionali e riconosce gli sforzi fatti e che devono ancora essere portati avanti dai governi sulla «strada delle riforme»
Siccome sono un fermo sostenitore di Mario Draghi, ma soprattutto della democrazia, credo che tali dichiarazioni nascondano le difficoltà, ma soprattutto le tensioni tra la Germania e il resto dell’Europa.
Sembra quasi che la Bce voglia rassicurare i tedeschi, su quello che sarà il destino politico dell’Europa, onde evitare che prevalga la linea della Bundesbank.
A parer mio, sulla questione del Super Commissario non ci sarebbe nemmeno da discutere, in quanto andrebbe contro il principio della democrazia, qualora fosse nominato anche indirettamente dal popolo.
Quando si arrivano a fare proposte del genere significa che siamo alla frutta.
Ben più sensato sarebbe stato quello di lavorare per un rafforzamento legislativo ed esecutivo del Parlamento europeo, in un disegno federale in stile americano.
Tuttavia per fare questo occorrerebbe la volontà popolare, la quale può esprimersi solo attraverso un referendum, chiaro e preciso:
Stati Uniti d’Europa SI’ – Stati Uniti d’Europa NO
Purtroppo gli interessi e i diritti della collettività sono sovrastati da quelli finanziari, ragione per la quale ai piani alti si cerca di trovare tutte le misure necessarie per risolvere la questione senza dar voce al popolo.
Il perchè di questo lo possiamo intuire dai venti politici che stanno attraversando l’Europa.
Il mercato si meraviglierà se il M5S vince le elezioni in Sicilia con oltre il 25%. Io no.
Qui continuano a far finta di niente, quando il vento del cambiamento politico europeo sembra ormai inarrestabile.
I problemi andrebbero affrontati per tempo e non rimandati, in quanto si presenteranno con effetti ancora più complicati. Forse la Merkel e la sua Germania conoscono il problema più di quanto ce lo immaginiamo e per questo non hanno mai smesso di prendere le giuste precauzioni.