MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Il Dax si muove all’interno di un ciclo di medio lungo periodo estremamente preciso. Secondo la teoria di Elliott-Fibonacci ci troviamo nella classica onda 5, ossia l’ultima della fase impulsiva. Quota 7730 poteva essere l’obiettivo della quinta onda. Proprio in questo punto è avvenuto un movimento laterale durato circa 3 settimane, dopo di che l’indice ha ripreso la marcia verso l’alto.
A questo punto i prossimi obiettivi dell’onda 5 sono situati a 8600 e 9200 punti.

Il quadro degli indicatori non dà segnali di debolezza. Piuttosto è lecito pensare che l’ipercomprato delle settimane scorse abbia obbligato il mercato a ricaricare le batterie.

Oltretutto è importante osservare il grafico di cui sopra, che descrive l’andamento dell’indice tedesco dal 1996 in poi. Il Dax si trova a ridosso di un’importante resistenza di lungo periodo, situata a quota 8140.
Sugli indicatori settimanali non ci sono al momento segnali di vendita. Piuttosto osserviamo segnali di rafforzamento.

Le onde finali di un ciclo impulsivo, sono, nella maggior parte dei casi, le più violente. Per questo credo sia doveroso non sottovalutare il momento, magari gettandosi nella trappola del contro corrente, che può essere deleteria per l’investitore.

Le motivazioni di un eventuale rafforzamento della fase rialzista possono essere riassunte in sole due semplici variabili:

1) TASSI NULLI: i rendimenti schiacciati verso lo zero spingono sempre più gli investitori a ricercare investimenti di rischio. Molte società allo stato attuale presentano situazioni di rendimento estremamente competitive rispetto al mercato obbligazionario.
2) CRESCITA: la Germania in questi ultimi giorni ha mostrato segnali di ripresa economica. Questo grazie al risveglio della Cina, senza trascurare il fatto che all’interno sembrano riprendersi i consumi.

Situazione non meno diversa se guardiamo all’indice SP500. Anche in questo caso ci stiamo avvicinando ad una resistenza di lungo molto importante.

E’ chiaro che i target più ambiziosi del Dax sono legati alla rottura o meno delle resistenze di lungo.

In questo grafico invece viene rappresentata la forza di lungo del Dax rispetto all’indice FTSEMIB.

E proprio sull’Italia che dire?

La vicenda Bmps non sta giocando certamente un ruolo favorevole al sistema bancario italiano, soprattutto in tema di immagine.

Leggo inoltre in queste ultime ore che le banche nordiche hanno rimborsato una buona parte dei prestiti LTRO, quelle italiane e spagnole NO. Che ne sarebbe dei nostri Titoli di Stato se anche le banche dei Piigs rimborsassero i prestiti?
Ci troviamo ancora in una situazione artificiosa e pericolosa che ancora si trova in stato di incubazione, grazie all’aumento della predisposizione al rischio degli investitori globali.

Probabile quindi che anche il nostro indice Ftsemib trovi le motivazioni per raggiungere i target di cui ho parlato nella precedente analisi. Nel breve assistiamo ad una lieve divergenza degli indicatori, ma è ancora poca cosa per affermare che vi siano i presupposti per una forte correzione. In ogni caso non brilleremo di luce propria.

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