Già siamo arrivati a giovedì e le banche di Cipro sono ancora chiuse. Si parla di una riapertura nella giornata di martedì 26 marzo. Quale miglior occasione, vista la settimana di Passione?
Con molta probabilità, oggi, il Parlamento cipriota, varerà misure restrittive in merito alla circolazione dei capitali.
Nel frattempo i cittadini dell’isola, hanno la possibilità di prelevare dai bancomat “funzionanti”, fino ad un massimo di 800 euro al giorno. Già sono fortunati, visto che ai tempi del default argentino non si superavano i 500 dollari.
Il tutto per arginare la fuga in massa dei capitali, dal sistema bancario, il quale non sarebbe in grado, ovviamente, di onorare gli impegni presi con i correntisti.
In questo contesto le Visa vengono considerate al pari della carta igienica. Ai ristoranti e nei negozi, infatti, accetteranno solo quel maledetto contante ormai quasi vietato nei paesi Ue, al fine di combattere l’evasione dell’idraulico o del dentista di turno. Insomma, con la Grande Europa, anche la libertà di pianificare il nostro futuro è venuta meno.
Secondo Zero Hedge il collasso sistemico è già iniziato, mentre le banche non riapriranno nemmeno il prossimo martedì. Cipro, ormai è entrata in un avvitamento irreversibile. Provate voi a pensare a come l’economia si sia bloccata, dopo questa vicenda? Difficile se non impossibile rimettere in circolo la fiducia/credito.
Qualcuno sosterrà che Cipro con il suo 0,2 di Pil rispetto a quello europeo, non ha rilevanza. In realtà ci troviamo esattamente in presenza di una cavia utile a sperimentare nuovi ed eventuali metodi di exit strategy dal mostro monetario europeo.