Situazione tecnica ancora intatta, per l’indice tedesco, se guardiamo alle medie e ai canali rialzisti di medio e lungo periodo.
Quota 7730 rappresenta il supporto più importante.
Perde forza invece l’indicatore MACD giornaliero.
In perfetta situazione di equilibrio invece il Macd settimanale.
Più preoccupante la situazione nel brevissimo, in quanto per più volte il Dax ha completato la figura 1-2-3 di Ross, che vedeva base a 7900. L’annullamento di questa figura (tipicamente di inversione) avverrebbe solo alla rottura di 8040.
La figura precedente viene rafforzata oltretutto se guardiamo la formazione della figura Hanging Man ben evidenziato dal candlestick ponderato ai volumi. Notare come la figura segnalata, prevalga su tutte le altre, in termini di grandezza. In questo caso essa rappresenta una forte resistenza a 8080.
Insomma, se in ottica di lungo è ben difficile smentire la natura rialzista del mercato, sul breve non possiamo certamente trascurare qualche segnale di allarme, alla luce anche della dinamica del mercato attuale, nel quale il settore ciclico sembra soffrire oltre dovuto.
Sicuramente, a pesare sull’economia tedesca, nei prossimi mesi, non saranno solo le vicende legate al fattore Eurozona, o austerity.
Un ruolo non trascurabile, in questo momento, in merito al rallentamento economico tedesco, potrebbe giocarlo il Giappone.
Le società nipponiche, infatti, stanno diventando fortemente competitive nei confronti delle tedesche, proprio grazie alla svalutazione degli ultimi 3 mesi.
Insomma, qualche grana, si comincia a vederla anche per la Merkel.