MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Finalmente il giovane Letta è riuscito a formare un Governo, uscendo di gran carriera dalla polvere alzata dal crollo del castello del PD. Può piacere o non piacere, ma un minimo di presenza e di serietà perlomeno di facciata Enrico sembra mostrarla. Dopotutto, è riuscito a compattare PD e PDL e a formare il governo che il Presidente della Repubblica ci tiene a definire non di scopo, non del Presidente, ma governo politico, “l’unico che si potesse fare in questo momento“. Certo quest’ultima affermazione non fa stare tranquilli.

Ne escono bene PD e PDL che riescono a piazzare dei loro uomini nella macchina governativa.
Ne esce bene Scelta Civica, con alcuni esponenti in posizioni importanti.
Ne escono bene la Lega e M5S (quest’ultimo forse non così bene ma vedremo dopo) che andranno all’opposizione, locazione a loro congeniale (in fondo sono due movimenti nati sull’opposizione che vivono di opposizione e hanno i migliori risultati elettorali proprio quando devono dire che le cose non vanno bene).

Ma chi sono i ministri?
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio – Filippo Patroni Griffi (Tecnico)

Interni e Vicepremier – Angelino Alfano (PDL)
Difesa – Mario Mauro (Scelta Civica)
Esteri – Emma Bonino (Radicali)
Giustizia – Anna Maria Cancellieri (Tecnico)
Economia – Fabrizio Saccomanni (Tecnico)
Riforme istituzionali – Gaetano Quagliariello (PDL)
Sviluppo – Flavio Zanonato (PD)
Infrastrutture – Maurizio Lupi (PDL)
Poliche Agricole – Nunzia Di Girolamo (PDL)
Istruzione, Universita’ e ricerca- Maria Chiara Carrozza (PD)
Salute – Beatrice Lorenzin (PDL)
Lavoro e Politiche sociali – Enrico Giovannini (Tecnico)
Ambiente – Andrea Orlando (PD)
Beni culturali e Turismo- Massimo Brai (PD)
Coesione territoriale – Carlo Trigilia (PD)
Affari regionali, sport e turismo – Graziano Delrio (PD)
Pari opportunita’, sport, politiche giovanili – Iosefa Idem (PD)
Rapporti con il Parlamento – Dario Franceschini (PD)
Integrazione – Cecile Kyenge (PD)
Pubblica Amministrazione- Giampiero D’Alia (Scelta Civica)
Affari europei – Enzo Moavero Milanesi (Scelta Civica)

Quindi:

1. 4 tecnici
2. 3 scelta civica
3. 9 pd
4. 5 pdl
5. 1 radicale

7 donne
14 uomini
(grande successo per le quote rosa, nelle quali si nota la Bonino
dei radicali e il primo ministro nero Cecile Kyenge)

L’unico grande partito/movimento che resta fuori è il M5S, che probabilmente rischia grosso perchè sarà anche bravo a fare opposizione ma ora i vecchi partiti hanno tutto il tempo di fare qualcosa per andare alle prossime elezioni (chissà quando saranno?) con una serie di cose fatte (ovviamente la speranza che questo governo faccia qualcosa è di tutti) da presentare agli elettori.

Come finirà? Quanto durerà? Al solito fino a che ai partiti farà comodo?
Vedremo se Letta come detto nello streaming con M5S indicherà chiaramente degli obiettivi e legherà davvero la vita della legislatura al loro raggiungimento effettivo.

Certo sentire già oggi da Fazio parlare Renzi e Fazio del fatto che Berlusconi potrebbe staccare la spina quando vuole, ci fa ritornare ai “bei” tempi di quando minacciava di staccare la spina a RoboMonti.
Comunque la felicità dei mercati dovrebbe essere garantita: Napolitano è rimasto, la grande coalizione è stata fatta e quindi nessun rischio di un governo mezzo reazionario e antieuropeista. Quindi detentori di BTP e titolo del FTSEMIB, dormiamo pure sonni  tranquilli, anzi se va tutto bene per qualche giorno la borsa italiana potrebbe addirittura festeggiare questo “grande successo politico” …
Concludendo, non può mancare un piccolo accenno alla democrazia: ora abbiamo un presidente del Consiglio che NON ha vinto le primarie e NON ha vinto le elezioni. Perlomeno fa parte del partito che le ha vinte, quindi sembrerebbe un passo avanti rispetto a Monti. Certo se magari si potesse tenere un po’ più in considerazione il parere del popolo italiano sarebbe carino … comunque per stavolta non possiamo che portare pazienza …
PS
Curioso come la traduzione di google translate da italiano a 
latino di “grande coalizione” sia “magnam congregatio“.
Che i latini sapessero già come andava a finire?

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Aforisma della settimana
“Lose your opinion, not your money!” (“Perdi le tue opinioni, non i tuoi soldi.”) Anonimo

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2 Responses so far.

  1. Anonymous ha detto:

    &quot;Magna congregatio&quot; e non &quot;magnam&quot; : caso nominativo <br />risprettiamo la grammatica latina.

  2. Andrea T. ha detto:

    Corretto quanto dice, il latino è latino e le regole linguistiche sono regole linguistiche. Ma l&#39;ironia è sovralinguistica e &quot;Magnam&quot; era stato scritto con italianissima ironia 🙂

  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
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