MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

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Ormai gli italiani hanno scelto. Il 41% di renziani alle ultime elezioni parla da solo. Gli italiani amano farsi del male con le proprie mani, credendo nel salvatore della Patria, per poi flagellarlo puntualmente, nel momento in cui la realtà presenta il suo conto.

Così è stato per Mussolini e Berlusconi. Non credo che la storia di Renzi avrà un esito molto diverso. Non per colpa sua, ma a causa della superficialità del popolo italiano, che ha sempre pensato di risolvere il tutto delegando a un uomo di belle parole e belle speranze, che negasse loro i problemi da affrontare.

Certe volte mi domando che cosa possa indurre un politico a prendersi certe responsabilità, in particolar modo in Italia.

Spirito di altruismo? Oppure di protagonismo?

Alla ruota della fortuna o in televisione, non ci si va per altruismo, bensì per un qualcosa di strettamente personale. Tanto per scavare dentro lo spirito di iniziativa del ragazzo di Pontassieve.

Credo che una volta iniziato il percorso del protagonismo, nasca dentro di noi un effetto droga, che ci spinge a trovare emozioni sempre più grandi con l’apparire e il comandare.

Questo per dire, che in Renzi non vedo un personaggio maldestro, ma che inconsapevolmente, per la sua sete di protagonismo è portato a spararla più grossa di quanto la realtà gli consenta. Il dramma è che la gente ci crede, come ha fatto ai tempi del duce o del cavaliere (ex) di Arcore.

Un Governo serio che si rispetti avrebbe dato gli 80 euro non a titolo di “pagherò”, bensì dopo aver provveduto ad un taglio strutturale.

Un Governo che si rispetti, avrebbe senza ombra di dubbio parlato meno ed agito di più, in particolar modo sul taglio delle spese della pubblica amministrazione, delle pensioni (quelle d’oro per intenderci) e degli sprechi. Ma del resto come si fa? Se si vuole consensi, mica si può mandare a casa migliaia di dipendenti pubblici o tagliare pensioni sopra i 5 mila euro lordi?

Ieri guardando la trasmissione di Ballarò sono rimasto alquanto sconcertato, nel vedere la lucidità con la quale Corrado Passera, con dati alla mano, metteva all’angolo la Bonafè, sostenendo che nel Dpef non c’era traccia di tagli e che anzi la spesa cresceva.

Altrettanto sconcertante la replica dell’esponente PD che sbandierava ancora una volta la storiellina delle 80 euro e delle provincie, come se fossimo ancora in campagna elettorale.

Fra me e me mi son detto: “questi ci stanno ancora una volta prendendo in giro, ma soprattutto ci porteranno alla catastrofe, grazie allo loro sete di potere e alla loro incompetenza riguardo ai problemi strutturali che abbiamo”.

Fra le altre cose, tutti i discorsi degli esponenti del Pd hanno come premessa più importante il cambiamento dell’Europa, nel senso che si dà quasi per scontata la monetizzazione dei debiti pubblici al fine di avere i numeri per sostenere l’attuale sistema.

Quindi in poche parole, siamo ancora una volta nelle mani della Merkel. Se la cancelliera vorrà bene, altrimenti andremo giù nel baratro in cui ci trovavamo nel 2011 e forse anche peggio.

Detto questo, credo che in Italia, nei prossimi mesi ci vedremo un bel film.

Appositamente non ho voluto parlare dei bei dati occupazionali italiani. Del resto gli italiani hanno già scelto la propria strada: quella delle illusioni.

 

Categories: Miscellanea

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