Non sono nemmeno passate 48 ore dalla sentenza di giovedì che già ho sentito affermazioni di una gravità assoluta da parte dei talebani del Pdl.
1) Schifani e Brunetta chiederanno a Napolitano di concedere la grazia a Berlusconi in nome della tenuta della democrazia.
2) Bondi (Sandro), l’ex comunista, diventato il poeta personale di Berlusconi a tempo pieno, sostiene che ci sia il rischio di una guerra civile.
Ovviamente fateci caso: nel periodo che è intercorso tra la sentenza e la riunione a Palazzo Grazioli con il Cavaliere (titolo che rischia di essere annullato, finalmente), non abbiamo sentito nessuna dichiarazione di esponenti del Pdl, in quanto i lacchè dovevano prima prendere disposizioni ben precise dall’unica autorità del partito. Poi dicono che nel M5S non esiste la democrazia?
Questo per dire che le due gravità verbali appena elencate non sono il frutto di improvvisate politiche, ma delle disposizioni ben precise impartite dallo Psyco-Nano, la cui visione strategica ha una marcia in più rispetto a quei fessi di politici del partito coinquilino, che fino a qualche mese fa lo voleva smacchiare.
Berlusconi infatti sa di poter fare affidamento su almeno quel 30 percento di italiani, composto da evasori, puttanieri, furbacchioni, assuefatti di tv e di belle parole, creduloni, arrivisti e mignotte. Un 30 percento disposto a coalizzarsi per scontrarsi con l’altro schieramento popolare, che al momento sembra essere troppo frastagliato per prevalere sul primo. Del resto le elezioni più belle della storia hanno rappresentato il censimento più attendibile dell’Italia.
La conferma di quanto sia frastagliato quel 70% di italiani, antagonisti al resto, lo possiamo vedere a partire dall’atteggiamento del PD, che a mio parere, almeno una volta nella vita, dovrebbe giocare d’anticipo, staccando per primo la spina al governo del Presidente.
Così, purtroppo, non sarà, visto quanto ci insegna il passato, e con molta probabilità andremo avanti per qualche altro mese, sotto la minaccia magari dello spread, fino a che il bubbone non scoppierà, quando l’ex-Cavaliere lo vorrà. A quel punto sarà troppo tardi e l’esercito del Silvio, mirerà nei punti nevralgici del sistema, in quanto avrà meglio pianificato la strategia.
Il Pd al contrario continuerà a farsi le “pugnette” mentali su chi dovrà essere il nuovo segretario, al netto ovviamente dell’esclusione dei vincenti, come Renzi o Civati.
Unica speranza dunque rimarrà il solito Grillo che, almeno lui, in termini di visione strategica non è secondo allo Psyco-Nano.
Nonostante il quadro politico italiano, i mercati continuano a dare credito al nostro Paese, forti della fede nelle banche centrali, che in questa settimana si sono sbizzarrite nel gonfiare gli entusiasmi.
La borsa italiana, benché si leggono addirittura dei trionfalismi, si trova in una situazione decisamente debole rispetto agli altri mercati europei.
Nel grafico qua sopra potete osservare le linee che disegnano un ampio triangolo di lungo periodo i cui limiti sono situati a 17350 e 14850. Ci troviamo pertanto in un movimento laterale di lungo periodo, dal quale è difficile constatare l’esito dell’uscita.
E’ chiaro che una volta fuori dai limiti indicati il passo del mercato sarà diverso. Per questo è inutile fare previsioni adesso. L’unica cosa utile, credo che sia quella di constatare la situazione del Paese e trarne le conseguenze.
Tanto per vedere la differenza tra un trend laterale e uno bullish ben definito, ecco qua sopra il Nasdaq 100. In questo caso l’indice sembra avvitarsi verso l’area obiettivo dei 3400 punti.
Chissà quanto potranno incidere gli allarmi terrorismo di queste ore?
Qui ci troviamo proprio nella fase in cui il toro sembra onnipotente.
L’unica cosa certa, è che le valutazioni stanno diventando davvero pericolose, se a breve non assisteremo ad un boom economico, che allo stato attuale sembra fatto molto di parole e poco di fatti.
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Aforisma della settimana
“Quando la borsa scende non preoccuparti, stai facendo solo risparmio forzato.” Anonimo
Il problema di fondo è che la classe dirigente del PDL è abituata per formazione mentale a comandare (ma anche x molti il contrario).<br />Nel PD la cultura è diametralmente opposta.Per il 99% dei casi.<br />Fateci caso nei comportamenti dei singoli e poi del partito……..<br />Come dire: padrone (privato) da una parte e sindacalista dall'altra.<br />Non c'è alternativa. Il paese fra
Quoto soprattutto il MAI. Gli italiani non diventeranno MAI grandi.