Nel cerchio di fuoco il leone gira furibondo … chiuso da tutti i lati …
Attorno i suoi fedelissimi .. qualcuno nel cerchio con lui (pochi), gli altri fuori che cercano con i fucili carichi di calmante di colpirlo e tranquillizzarlo per tenere i loro scranni … alcuni già famelici pronti a salire sul cadavere del leone battuto, come iene …
Attorno i giudici, ormai è ferito nel profondo e giustamente colpito nel merito … hanno detto tutto e il contrario di tutto su di loro, ma sono comunque fuori dal cerchio, l’hanno colpito con precisione e devono completare il lavoro dandogli l’interdizione …
Attorno i suoi famigliari … che vedono solo un povero vecchio fiaccato dal suo stesso io e dal suo strapotere, che ha distrutto la famiglia per le “amiche” e che ora vuole ancora lottare avendo perso probabilmente tutto, forse loro compresi …
Attorno i suoi amministratori del biscione che gli chiedono di stare calmo, che le aziende vanno bene in borsa se lui sta buono e vanno male se lui fa rumore …
Attorno i suoi giornalisti, uomini di regime che si guardano attorno e tentano l’ultima insostenibile difesa pur poco convincente e timorosi di perdere la loro ispirazione …
Cosa farà il leone? Per ora ruggisce furibondo, ma le ferite sono profonde e la solitudine anche. Soffia, sbuffa, il fumo esce dalle sue narici e il manto è rosso di sangue. Cammina pesante e silenzioso, ruggendo a destra e sinistra sui media che gli danno spazio. Ma il suo incedere diventa sempre più lento e le sue possibilità di farcela sembrano ridursi ogni minuto che passa.
Ma rimane il re della foresta … mai darlo morto fino a che non ha esalato l’ultimo respiro (ovviamente politico).
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Aforisma della settimana
Non permettere che un profitto diventi una perdita. Anonimo