MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Il drogato, dopo anni di tossicodipendenza, ha deciso con grande forza di volontà, di iniziare una cura, pieno di buoni propositi, ma improvvisamente il dottore, anziché somministrargli la cura e aiutarlo psicologicamente, si è messo a ridere e beffeggiarlo, mostrandogli l’armadio pieno di stupefacenti.

In questi casi il paziente sarà destinato a morire di overdose, mentre il dottore finirà col perdere la sua credibilità.

Finalmente i mercati erano maturi (si fa per dire), pronti ad accettare un rientro graduale delle politiche quantitative monetarie non convenzionali.
D’improvviso il medico Bernanke, ha gettato giù la maschera rivelandosi per quello che è sempre stato……..un vero pusher.
Qual è il motivo di tutto questo?
Perché la Fed non ha avviato il “tapering” soft di 10/15 mld?
Perché voler sorprendere ancora i mercati, che già non erano a corto di ottimismo, dopo aver digerito le paure di maggio-giugno?
Come ormai sappiamo, i mercati, hanno festeggiato, ma iniziano a non essere pochi quegli opinionisti che hanno criticato questa mossa, dicendo oltretutto che la Fed si è messa in una posizione ostile, in quanto ha stravolto la comunicabilità con il mercato.
In sostanza fai capire una cosa e poi ne fai un’altra. Qual è il senso?
Bernanke, in realtà, è arrivato al punto in cui non può più essere sincero.
Come dire al mercato che ormai siamo in una trappola di liquidità dalla quale è impossibile uscirne?
Come dire ai risparmiatori che in assenza di nuova moneta, il debito pubblico e privato sarebbero insostenibili?
L’unica arma rimasta è la svalutazione del debito attraverso tassi  artificialmente negativi in termini reali. 
Altre strade non sembrano percorribili, stando a quanto evidenziato nell’ultima conference call della Fed.
Nel comunicato, infatti si dà grande risalto alla preoccupante reattività dei tassi sui mutui trentennali rispetto all’andamento rialzista dei tassi sui governativi, ragione per la quale è doveroso tenerli a freno, costi quel che costi. 
Ripresa dell’inflazione? Magari, secondo i calcoli della Fed.
Inflazione che al momento è stata tenuta a freno dall’ampliamento della forbice di ricchezza tra l’1% e il 99% della popolazione. Nel momento in cui le due estremità si riavvicineranno, come è lecito pensare (se non ci penserà il mercato, sarà la gente stessa a ribellarsi), visto le dinamiche del passato, assisteremo ad un aumento dei prezzi utile alla svalutazione del debito.
Quello che è certo è che il drogato, visto l’armadio pieno, ha aumentato di sua iniziativa la sua dose, mentre il dottore non sa più che pesci prendere.

Ma sì chi se ne frega, tanto a Gennaio toccherà alla dottoressa Yellen, che secondo le ultime biografie sembra essere specializzata nella prevenzione delle bolle. 

Questo modo di agire della Fed ricalca pienamente le dinamiche dei mercati degli ultimi dieci mesi.
Ti aspetti che sia la volta buona per un ridimensionamento e un ritorno alla normalità e puntualmente boom!!! Ripartenza al rialzo, solo per il gusto della liquidità presente sul sistema, che si muove da un’estremità all’altra come una scheggia impazzita. Tutto ciò conferma (ma non serve leggere questo post per averne la dimostrazione matematica) come le banche centrali abbiano tenuto un ruolo attivo nella manipolazione dei mercati, da quelli azionari a quelli obbligazionari.
Siamo arrivati al punto in cui molte società di investimento, non potendo più proporre investimenti “sicuri”, si tuffano nel campo dei prodotti cosiddetti “ibridi” (obbligazioni perpetual e subordinate). Sembra di rivivere la situazione del 2007 al cubo.

Qualcuno potrà obiettare dicendo che forse sono cambiati i modi di valutazione e soprattutto la struttura dei mercati.
Questo si diceva anche 5 anni fa. Vi ricordate la cosiddetta finanza creativa?
Ebbene, oggi, nemmeno Steven Spielberg potrebbe trovare un aggettivo idoneo per descrivere i mercati di oggi.

Le grandi differenze tra il 2007 e i tempi nostri sono principalmente:

1) Le banche centrali avevano margini di manovra superiori e maggior credibilità.

2) I debiti pubblici nel 2007 si trovavano in una posizione tale dal quale poter attingere un salvagente, come poi si è rivelato.

Adesso abbiamo solo la stampa di un bene rappresentativo di scambio, che non crea ricchezza reale.

Gli Stati sono strozzati dai debiti pubblici, mentre la classe che contribuiva maggiormente alla sostenibilità degli stessi si è impoverita fortemente. Paradossalmente, quella minoranza che più si è arricchita dalle politiche scellerate delle banche centrali è quella che riesce a nascondersi meglio agli occhi del fisco.  Vedi Google, Apple etc etc.

Tornando a parlare della Fed, è ridicolo vedere come, una volta presa la decisione di lasciare tutto com’era, si rimandi in pista il garzone di turno, in questo caso il presidente della Fed di St.Louis, a sparare previsioni al mercato, ipotizzando il soft-tapering a partire da ottobre.
Forse, qualcuno ai piani alti delle grandi banche ha tirato le orecchie a Berny?
Oppure si vuol dar prova che la Fed ha il controllo della situazione?

La realtà è che i tassi decennali dall’inizio del QE-Infinity hanno subito un rialzo di quasi 1 punto percentuale, il rapporto debito/pil è cresciuto di oltre il 2% a 101,6, mentre il deficit pubblico rimane su valori che fanno invidia alla Grecia attestandosi all’8% circa dal 10 di qualche mese fa, grazie ai tagli automatici.

Immaginiamoci il tapering che effetti avrebbe sui tassi governativi, per non parlare su quelli relativi ai mutui trentennali?

Detto questo ho la sensazione che la Fed non abbia proprio un grande controllo della situazione. Sicuramente le prossime dichiarazioni mi smentiranno, ma solo a parole. I fatti dicono già da ora che la Fed non è riuscita a tenere bassi i tassi con 85 mld di stampa al mese e un’inflazione ad oggi inesistente. Forse il mercato si è stancato di tassi reali negativi.

Adesso diamo uno sguardo a qualche grafico:

DOW JONES

Interessanti figure di inversione secondo il metodo candlestick, se guardiamo alle ultime tre candele. Nella seduta di venerdì l’indice è sceso addirittura sotto il minimo di mercoledì (giorno della sorpresa Fed), mentre le medie presentano ancora una configurazione negativa.
Quota 15300 e 15130 rappresentano livelli importanti di supporto sotto il quale potremmo assistere ad avvitamenti pericolosi.
In assenza di rottura il 15800 permane il movimento laterale in essere e quindi i rischi di ritorno sulla parte bassa posta a 14700 sono ancora alti.
Il sistema settimanale si trova in posizione di USCITA.
Un dato interessante, divertendosi con i numeri è il seguente:
– Da quando è partito il QE-Infinity la borsa americana ha guadagnato circa 2700 mld in termini di capitalizzazione a fronte di nuova moneta immessa dalla Fed di 1100 mld. Paradossalmente questi avrebbero dovuto arginare il rialzo dei tassi.
Questo per dire quanto il mercato obbligazionario stia vivendo un periodo estremamente difficile. Se non ci fosse il QE i tassi sui governativi sarebbero ben superiori a quelli attuali. Figuriamoci quelli sui mutui.
Quindi tra l’annunciare il tapering e metterlo in pratica sembra esserci di mezzo il mare, a maggior ragione oggi con il Congresso alle prese con il bilancio. Più durerà il tapering, più il deflusso dall’obbligazionario continuerà per mancanza di rendimenti. Più alti saranno i rendimenti, in caso di tapering, più veloce sarà l’avvitamento della finanza con conseguente insostenibilità del debito.
Insomma, questa più che una trappola di liquidità mi sembra una sedia elettrica. Basta solo che qualche boia di turno faccia il minimo gesto per azionare la corrente e farci fuori all’istante.
Forse Bernanke o la Yellen proveranno ad aumentare addirittura la dose? In Giappone alcuni mesi fa hanno fatto proprio così, come del resto nello Zimbabwe fanno da anni. Se ben ricordo dalle letture succedeva anche durante la repubblica di Weimar. La storia non si ripete, ma spesso si assomiglia.

T BOND

Da quando è stata individuata la bull-trap il T-Bond ha lasciato sul terreno circa 10 punti per poi risalire in area 125/126 grazie alla sorpresa Fed. Per il momento la situazione sembra migliorata nel breve periodo, segno che è iniziato un periodo di tregua.
La configurazione delle medie a lungo è ribassista, ragione per la quale non sono attesi movimenti al rialzo duraturi.

EURUSD

L’Euro è uscito al rialzo dalla resistenza posta tra 1,34 e 1,343. Ancora più importante la soglia di 1,374, mentre le medie sembrano configurarsi al rialzo.
Stampa stampa gli effetti si dovrebbero vedere sul cambio. Per questo basta vedere lo Yen. A suo favore gli Stati Uniti, per un Dollaro più forte, non hanno nemmeno la bilancia commerciale.
Francamente mi resta difficile trovare una ragione a favore del Dollaro. Eppure tutti vedono un Euro sopravvalutato.

QUELLO CHE MI STUPISCE

Quello che mi stupisce, anzi riesce ancora a stupirmi nonostante ci abbia quasi fatto il callo è l’assenza di bisogno di informazione in Italia.

Parlo di Informazione vera, quella con la I maiuscola, quella che ti fa riflettere al di fuori dell’ovvio e degli schemi. Un esempio: la Fed non inizia il tapering e tiene il QE a 85 miliardi.

Basta leggere 159 quotidiani a tirata nazionale per riassumere le notizie in poche parole: “La borsa festeggia” (è vero è un po’ zippato come riassunto ma è così). Ogni tanto poi trovi qualche voce fuori dal coro che ricorda che però i problemi sono ancora lì, che non è stata una scelta coraggiosa etc etc

Ma devi andare sui blog come il nostro (ma ce ne sono anche altri) per trovare delle analisi più approfondite, qualche considerazione più seria tipo “ma avete visto il gold che ha fatto? e il dollaro? e l’sp500? Proviamo a pensare cosa vuol dire che Bernanke non fa tapering: probabilmente non sa più cosa fare o è stato  spinto dalle lobbies …”

Insomma è su blog come questo che si trovano dei pensieri diversi dal coro con i quali crescere, confrontarsi, riflettere. Un po’ come quando ero giovane ed andavo ad animazione (che nome …): avevo 18-19 anni e con un gruppo di amici (una decina) avevamo formato un gruppo che parlava degli eventi macro della settimana e li commentava. E mi piaceva, perchè si cercava di capire il mondo da diversi punti di vista.

Ma poi è arrivato Silvio e ha tentato di appianare il livello culturale come sappiamo.

Ma al di là di questo, penso che qui si possa trovare un punto di vista alternativo e che non si trova dappertutto, non sicuramente sui giornali a tiratura nazionale che un po’ per catturare i lettori e un po’ per altro, parlano delle cose anche di economia e finanza con una certa mono-visione.

E ancora più mi stupisce quando lavori per dare un valore aggiunto e ti trovi meno lettori del giornalino dell’oratorio … che peraltro leggo anche io perchè sempre interessante … ma almeno un pareggio.

E infine mi stupisce ancora che quando chiedi un piccolo contributo, proponendo dei lavori che ritengo senza falsa boria di livello, ovvero le trimestrali, sembra quasi che chiedi la carità. Ma 10 euro ogni 3 mesi (ovvero 4 centesimi al giorno) proprio non li avete per permettere a me e gente come Andrea di poter a fine anno dire alla propria moglie e figli: si è vero ti ho tolto un sacco di tempo ma guarda qui qualcosa ho portato a casa per cercare di dare qualcosa alla comunità italiana.

Pensate davvero che l’informazione libera viva di aria? Se andiamo avanti così sarà vero, ma sarà anche la sua fine.




Aforisma della settimana
Sono giunto alla conclusione che è necessario saper interpretare se stessi, almeno quanto è necessario saper leggere il mercato. Jesse Livermore

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6 Responses so far.

  1. Angelo Caporossi ha detto:

    Veramente un bel pezzo. Complimenti. <br />Ma per un investitore la parola d&#39;ordine è &quot;seguire il trend&quot; come diceva Charles Dow in una delle sue massime.<br />Quindi per adesso accontentiamoci del toro…

  2. Andrea Facchini ha detto:

    Verissimo, ma è altrettanto importante avere la consapevolezza di quello che stiamo facendo e trattando. <br />In effetti l&#39;Europa sembra avere carte migliori, anche solo per il fatto di essere rimasta al palo per molto tempo. Uno dei motivi è quello di non aver stampato come le altre banche centrali. Ciò non significa che sia sbagliato, in quanto è ancora troppo presto per dare giudizi di

  3. Anonymous ha detto:

    Mi resta molto difficile pensare che i mercati saliranno all&#39;infinito,prima o poi ci sarà un evento straordinario improvviso (voluto)che farà crollare l&#39;intero sistema,dopo di che analisi,seguire il trend o altro non servirà a niente.

    • Roberto Torre ha detto:

      Esattamente. Come sostiene spesso F.Caruso, che io seguo &quot;filosoficamente&quot; da tempo, i cigni neri periodicamente ci passano davanti (voluti e non voluti , ma passano)<br />I grafici e le analisi che crea sono secondo me molto illuminanti del percorso umano per quanto riguarda gli investimenti. Nulla di nuovo sotto il sole in materia.Cicli e ricicli.<br />Perciò, anche solo per

  4. Andrea T. ha detto:

    L&#39;evento, probabile per ora, servirà a ridurre la liquidità pompata nel sistema. Ma di questo avremo modo di parlarne in futuro 🙂

  5. Roberto Torre ha detto:

    Ancora una volta un gran bell&#39;articolo. Condivido in pieno.<br />Ma l&#39;impressione di fondo che mi resta dalle analisi che leggo in giro per i blog (pochissime sono ben fatte)è che il sistema capitalista che hanno &quot;confezionato&quot; non può reggere a lungo. Ne faccio una questione essenzialmente matematica e non economica o finanziaria. La Fed è la prova visibile a tutti di questo

  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
  • Massime dalla Finanza

    "Regola n° 1: non perdere mai denaro. Regola n°2: non dimenticare mai la regola n°1" W. Buffett

    "È meglio avere quasi ragione che completamente torto" W. Buffett

    Non è importante che tu abbia ragione o torto, ma quanti soldi si fanno quando hai ragione e quanto si perde quando si ha torto. G. Soros

    Il nemico principale dell'investitore è probabile che sia se stesso. B. Graham
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