MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Leggo tutti questi scenari apocalittici riguardo a cosa faranno i mercati non appena la Fed staccherà la spina.

TERRORISTI nel vero senza della parola.

Questo è il nome che più si adatta a questi incompetenti in materia.

La Fed non staccherà la spina, perchè non ha interesse ad ammettere il proprio fallimento, a meno che improvvisamente, la mole di bond presenti nella propria pancia non sia buttata letteralmente nel cesso, rinunciando ad esigere il diritto di pagamenti nei confronti degli Stati Uniti.

A quel punto Obama si troverebbe un debito/pil all’80% senza aver fatto niente.

Staccare la spina significa mandare all’aria lo “schema Ponzi”.

Proprio ieri Obama ha nominato come nuovo governatore della Fed, la Signora Bernanke al cubo, ossia la Yellen, Maga Magò per gli amici, una che di bruciare liquidità non ne ha proprio voglia.

Il gioco quindi continuerà, forse per un anno o forse per dieci o cento. Ma tornare indietro non è ammesso.

In tal caso i TERRORISTI avrebbero fatto una diagnosi impeccabile.

Altra cosa invece è dire che il tenere in vita lo schema Ponzi, prima o dopo creerà delle storture tali, da far implodere il sistema monetario stesso.

Le prime avvisaglie non si vedranno sui bond, né tanto meno sull’equity, bensì proprio sulle valute.

Chi avrà saputo tenere sotto controllo la politica monetaria, rinunciando a creare moneta dal nulla sarà più credibile agli occhi dei mercati (Euro). Al contrario, le storture, porteranno all’abbandono della valuta inflazionata. Ovviamente l’effetto non ha una data precisa di manifestazione. Esso potrebbe arrivare domani come fra cinque o dieci anni. L’importante è sapere che arriverà.

Attenzione però: la Fed vorrà far credere di avere la situazione sotto controllo e pertanto vi terrà sempre la pistola puntata, minacciando di sparare in qualsiasi momento (tapering), ma la stessa è caricata a salve.

Ed ora parliamo un pò di cose attuali:

NAPOLITANO/M5S: appena ieri ho letto della vicenda  quasi mi era scattato il solito orgoglio nazional-populista da voler sparare un twitter di delusione nei confronti dei 5 stelle.
In realtà a mente fredda e dopo aver letto la controreplica di Grillo devo ammettere che non è giustificata questa ostinazione del Presidente sul problema carceri, proprio in questi giorni che stanno per scattare le manette a chi so io. Ha avuto 8 anni per preoccuparsi delle carceri, ma non lo ha fatto, almeno con questa foga. Quindi è proprio vero che ci stanno prendendo per i fondelli. Si cerca in qualche modo di spostare l’attenzione su problematiche che non riguardano il Paese.

Ricordate la scena in “Jhonny Stecchino” dello zio che di tutto parla fuorché del vero problema?

Ecco, secondo me siamo arrivati a questo punto. Il vero problema dell’Italia sono le carceri. Chi dice il contrario è un eversivo

CEILING SPENDING: entro il 17 ottobre, con la solita pagliacciata, verrà trovato un accordo tra Repubblicani e Democratici. Visto che non lo fa nessuno, non escluderei l’ipotesi default. In questo caso, siamo nella fantascienza, gli americani sarebbero i meno colpiti, visto che il debito è in mano a cinesi e giapponesi.
Il vero problema è che se anche sarà trovato un accordo, l’immagine degli Usa non uscirà vincente da questa vicenda.
Al momento le divisioni sono molto marcate, ma è lecito attendersi che la parte moderata repubblicana offrirà segnali di distensione nei prossimi giorni.

Vorrei parlare anche della stupida Legge BOSSI-FINI…………..ma basta solo il nome per commentarla. 

Alla prossima

Aforisma della settimana
Psicologicamente si tende all’overtrading, ma la corretta soluzione è l’ undertrading. Anonimo

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