MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Facciamo un salto nel passato di qualche giorno e ritorniamo al 1 ottobre.

Il 1 ottobre era in pieno corso la guerra interna al Pdl tra le colombe e i falchi. Il rischio concreto era di una sfiducia al governo: questa sfiducia avrebbe fatto crollare l’esecutivo, togliendoci qualsiasi tipo di difesa nel confronto dei mercati, dell’opinione pubblica mondiale, degli altri governi. PD e PDL si sarebbero divisi, come ai vecchi tempi, accusandosi a vicenda di aver causato la crisi di governo e quindi il crollo di una nazione. Il rendimento dei BTP sarebbe andata alle stelle e la borsa sarebbe crollata. Eravamo in molti ad essere preoccupati di questa situazione: alcuni credevano potesse realizzarsi, altri no. Rimaneva il dato di fatto che comunque l’Italia era in bilico, , in mano alle lotte di potere della politica. Nel frattempo entrava in vigore l’Iva che ormai è un dato di fatto ed è passata in sordina: il 25.09 era il problema più grande del mondo, dopo è bastato crearne un altro per farcela dimenticare. Tutti gli occhi italiani europei mondiali erano puntati sulla Camera e Senato nostrani, dove poi si sarebbe consumata la sconfitta di Berlusconi, con la fiducia a Letta.

Oggi siamo a poco meno di 15 giorni di distanza e lo scenario si è completamente stravolto. I BTP in asta vedono un calo di rendimento anche significativo, lo spread sta scendendo, la borsa sta salendo, anzi è la più tonica d’Europa con la Spagna. Trader navigati parlano di volumi significativi visti sui futures EuroStoxx, cose che non si vedevano dal 2007-2008. Altri parlano di borse che anticipano la ripresa economica, rifacendosi ai corsi storici in cui questa cosa è stata quasi sempre vera. Stridono i dati macro che rimangono quelli che sono, perlomeno in Italia: enorme disoccupazione giovanile, enorme debito pubblico, pil in contrazione etc etc Il sentiment però è superpositivo. Ma si dice che la ripresa sta arrivando, basta coglierla. Le lotte di potere sono sopite, la stabilità sembra garantita.

Adesso arriverà la legge di stabilità sulla quale si hanno enormi aspettative perché Letta ha detto che affronterà due dei grossi punti di cui si parla da almeno due-tre anni senza aver mai fatto niente: riduzione effettiva del debito pubblico e riduzione effettiva del cuneo fiscale.

Sembra tutto positivo insomma: quello che mi stupisce sempre dei mercati e che più ne conosco più aumenta lo stupore, è come il sentiment possa cambiare dall’abisso all’Olimpo nell’arco di pochi giorni, poche ore, a volte pochi minuti. Mi stupisce come l’uomo, nonostante si sia evoluto, sia più informato, abbia più conoscenza, riesca comunque ad essere guidato mediante dichiarazioni che fanno appello alla sua parte emotiva, nonostante abbia un cervello razionale che sorveglia quello che viene elaborato.

Incredibile e allo stesso incomprensibile, o forse semplicemente naturale.

Aforisma della settimana
Psicologicamente si tende all’overtrading, ma la corretta soluzione è l’ undertrading. Anonimo

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3 Responses so far.

  1. Antonio Nieddu ha detto:

    Eh Andrea, lo sai cos'è, secondo me: è la voglia di uscirne quanto prima PER TUTTI, che fa questi scherzi. Dal punto di vista tecnico poi, il sentiment è importante e LORO lo sanno bene, perchè GUIDA i comportamenti futuri DELLA MASSA. Non per nulla l'indicatore ISTAT di fiducia dei consumatori è un c.d. indice anticipatore.

  2. Andrea T. ha detto:

    Sicuramente la voglia di uscire è grande da parte di tutti. Certo è che in 15 giorni passare dall'inferno al paradiso è un po' strano. Se poi davvero i mercati stanno anticipando, benissimo, un po' di serenità ci vuole per tutti. Ma finchè non vedo il mondo del lavoro ripartire, rimango dubbioso. L'autoinduzione della ripresa mi sembra abbia un momentum fiacco.

  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
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