MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

I btp, strumenti di debito della nostra amata Italia, stanno cominciando a creare un po’ di preoccupazione internazionale. Prima nell’Europa e poi nella agenzia di rating.

Questo per una serie di aspetti:

0. Debit Stock
Il debito pubblico italiano ammonta a 2068 miliardi di euro circa. Le emissioni di debito sono attorno ai 1744 miliardi. Tra questi btp, bot, cct, ccteu, btp italia, btpei, ctz, bot flex e valuta estera.

1. Btp e Banche
Le banche italiane hanno in pancia un ammontare di BTP pari a poco meno di 400 miliardi di euro. Un ammontare piuttosto consistente, se rapportato agli anni precedenti.

Perchè è successo questo?
Principalmente perchè la BCE ha prestato soldi alle banche mediante LTRO con una piccola clausola sottintesa: comprate debito del vostro paese. Secondariamente l’investimento si è rilevato anche piuttosto valido, nel senso che la curva dei btp negli ultimi due anni è stata molto redditizia, quindi se le banche li dovessero scaricare avrebbero dei buoni utili, anche se vedo dura scaricare 400-450 miliardi di debito italiano, non tanto per l’ammontare ma perchè sebbene la propaganda politico-economica veda “investitori esteri che tornano in Italia” la mia impressione è che non ci sia proprio la coda allo sporterllo di vendita BTP.
Concludendo, il 23% dei btp è in mano alle banche italiane.

2. Le assicurazioni
I grossi gruppi assicurativi italiani hanno 226 miliardi di euro di BTP, ovvero il 49% dei loro assett secondo fonte IlSole24ore. S&P è piuttosto preoccupata di questa cosa (e chi non lo sarebbe). In fondo lo sanno anche gli investitori alle prime armi che a mettere tutte le uova nello stesso paniere, se il paniere cade perdi tutte le uova.
Quindi il 13% è in mano ai gruppi assicurativi. E siamo a 38%.

3. La banca D’Italia
Stime recenti dicono che la banca d’Italia abbia il 4% del debito pubblico. Quindi possiamo ipotizzare per difetto un 4% dei BTP. E siamo al 42%.

4. La BCE
La BCE secondo stime di fine 2012 ha 103 miliardi di btp, ovvero circa il 6% e siamo al 48% circa.

5. ESM
L’ESM ha sicuramente comprato BTP, tanto è vero che lo spread da quando è stato dato l’ok tedesco dell’esm, in aggiunta con il “Sarà abbastanza” di Mario Draghi (quest’ultimo i primi di luglio 2012, l’esm ai primi di settembre 2012), il grafico del rendimento è eloquente.

Ipotizziamo anche che l’ESM abbia comprato un 50 miliardi , ovvero circa il 3%. Siamo a 51%.

Ma non finisce qui: e gli italiani?
Qui i dati sembrano non esserci, nel senso che nessuno sa bene quanti BTP siano in mano agli italiani. Ipotizziamo un 50 miliardi sottostimando (solo i btp italia in circolazione sono 44 miliardi e a suo tempo si disse che fossero destinati al retail). Un altro 3%. E siamo a 54%.

Quindi il 54% dei btp è in mano a BCE, Banca d’Italia, ESM, italiani, assicurazioni italiane, banche italiane. E qui arriva il colpo di scena …

Il dato sopra indicato è falsato in positivo, visto che è vero che i titoli di debito pubblico presenti sul mercato sono circa 1744 miliardi, ma di questi solo circa 1131 miliardi sono BTP.

Quindi vediamo questo a cosa ci porta.

Riassumendo il 71% del debito in BTP è in mano all’Italia e del restante 29% il 15% in mano a ESM e BCE. Un dato piuttosto significativo se guardato nell’insieme.

Ma aggiungiamo altre considerazioni:

A.
I tassi sono ai minimi storici: 0.25%. Meno di così c’è zero, è vero. Ma è anche vero che è più probabile che salgano che non che scendano.
B.
Le CAC (le famose clausole che permettono allo stato di fare cambiamenti a piacere su rendimento, valore nominale, prevedere haircut e quel che lui voglia sui suoi titoli di debito) sono state inserite da gennaio e possono essere usate sul debito emesso appunto da gennaio 2013.
C.
L’aqr (il controllo BCE/Eba a cui saranno sottoposte le banche nei prossimi 12 mesi) per fare l’unione bancaria che la Germania cerca ogni 2-3 giorni di osteggiare, unione che porterà numerose banche italiane sotto il controlo BCE. Siamo pronti? Mah, il fatto che ci si stia già sperticando in dichiarazioni tipo “Le banche italiane ce la faranno” mi preoccupa molto: quando una cosa è sicura, non serve dirla o urlarla no?
Si continua a parlare di aumenti di capitale, e dove si trovano i soldi per finanziare aumenti e raccolta con tassi a zero e istituzioni non proprio solidissime? (MPS paga il 2,5% a 3 anni … ).
D.
L”omt? La corte tedesca prima o poi dovrà ben pronunciarsi … che succederà?
E.
Nel 2015 bisogna ridare i soldi dell’LTRO del 2012. Ma le banche italiane ce li hanno? Per questo ci sarà comunque Draghi che strizzerà un occhio inventandosi qualche altra forma di prestito.

Se poi aggiugiamo le richieste di Visco (tutta propaganda ovviamente) alle banche italiane “Meno BTP più credito” … sono quasi certo che nei prossimi mesi quando l’ignaro investitore arriverà allo sportello della sua banca chiedendo: “dove metto i miei 10.000 euro?” la risposta sarà “Mettili nei btp che devo smerciare …. ehm … nei btp che nel 2013 hanno avuto un ottimo rendimento e un buon capital gain” … essigià certo come no …

Le banche poi mi sembrano particolarmente in difficoltà: oltre ad essere appese letteralmente ai BTP, la situazione sofferenze & affini è tutt’altro che rientrata, anzi in peggioramento e adesso (lo dico per esperienza) stanno anche cominciando ad incamerare debiti di aziende private e pubbliche in modo da anticipare liquidità ai fornitori.

Il quadro insomma non è per niente tranquillizzante. Se dovesse esserci uno starnuto in Deutsche Bank e per caso un operatore dovesse vendere per errore 10 btp di troppo, credo che il 2011 ci metterebbe 1 secondo a ripresentarsi. Sarebbero in ginocchio in contemporanea: stato, banche, assicurazioni, ovvero i colossi finanziari presenti sul territorio. 

Ma non finisce qui. Mettiamoci uno spruzzo di politica. Adesso il vento che porta voti è quello dell’anti euro, cavalcato per ora dal Beppone nazionale. Ma ora che SuperSilvio verrà relegato all’opposizione dall’asse Lettano, sicuramente non avrà problemi a sparare a zero sui danni fatti dall’euro (non ne aveva nemmeno quando era al governo e per quello c’è stato il grande attacco alla linea BTP del 2011). La gente, con le palle piene di austerità e promesse, non vede l’ora di cavalcare il carro dell’antigermania, antieuropa, antiausterità, antiqualsiasicosa purchè mi possa andare contro l’attuale realtà e avere un sogno di futuro migliore.

Scenari possibili?

1. non succede niente e l’asse Lettano rimane fine a fine mandato.
2. Beppone e SuperSilvio con il potere mediatico di Silvio accolgono accoliti e adepti per la crociata antieuro e ci portano sull’orlo dell’uscita dall’euro, ma un nuovo btp-attacco ci fa tornare in noi oppure qualcuno “silenzia” SuperSilvio e Beppone dall’altro degli scranni europei
3. usciamo dall’euro, ci sfracelliamo e proviamo a ripartire

Al futuro l’ardua sentenza.

fonte dati: mazzieroresearch.com

Aforisma della settimana
“Se sei uno che compra e vende con elevata frequenza in Borsa, che entra ed esce molto spesso dal mercato, vorrei essere il tuo broker, non il tuo socio.” Warren Buffet

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3 Responses so far.

  1. Roberto Torre ha detto:

    La terza che hai detto. Ogni continente ha la sua Argentina. La storia è un continuo ripetersi di &quot;cazzate&quot; umane. Se poi ci mettiamo la &quot;creatività latina&quot; allora siamo a cavallo. La razionalità appartiene ad altri &quot;pianeti&quot;…………………..<br />Ma sapendo come andrà a finire le persone intelligenti agiscono di conseguenza! <br />Un augurio di cuore a quelli

  2. Anonymous ha detto:

    l&#39;Italia non ha mai fatto default, statisticamente rischia di diventare probabile.

    • Roberto Torre ha detto:

      Non è l&#39;Italia che farà default ma il capitalismo finanziario che oramai è disgiunto completamente dai bisogni primari dei popoli. Solo questione di tempo e ogni civiltà sparisce. Anche quella fondata sul consumo infinito a tutti i costi. Follia pura e pure un assurdo contabile se restiamo a ragionare coi numeri. Ma perdiamo solo tempo……….e perderemo sempre tutte le battaglie contro l&#

  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
  • Massime dalla Finanza

    "Regola n° 1: non perdere mai denaro. Regola n°2: non dimenticare mai la regola n°1" W. Buffett

    "È meglio avere quasi ragione che completamente torto" W. Buffett

    Non è importante che tu abbia ragione o torto, ma quanti soldi si fanno quando hai ragione e quanto si perde quando si ha torto. G. Soros

    Il nemico principale dell'investitore è probabile che sia se stesso. B. Graham
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