MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Il Nasdaq supera i massimi di metà gennaio anche se in modo impercettibile e con indicatori di lungo ancora in divergenza. Che questo indice fosse il più forte rispetto agli altri non vi erano dubbi. La tendenza rialzista è ben compresa all’interno di un canale rialzista il cui supporto è situato a 2190.
La direzionalità di breve è molto elevata. Quota 2340 rappresenta un livello di resistenza importante.
Il superamento di questo livello, se confermato, aprirebbe la strada in favore di un target molto ambizioso, situato a 2720.
A guidare il listino senza ombra di dubbio è il titolo Apple, che ha abbondantemente superato il massimo di 218 dollari.
Possiamo tuttavia registrare una situazione di ipercomprato piuttosto pericolosa, ma in base all’indicatore di forza comparativa ritengo questo indice destinato a performare meglio del Dow Jones e dello SP500.
Proprio per questi ultimi due le resistenze corrispondenti ai massimi di gennaio sono situate rispettivamente a: 10730 e 1152.
Paradossalmente qualcosa non torna: anche il Bund è a ridosso dei massimi. Il nuovo contratto giugno si è riportato vicino alla resistenza di 123,10. Al rialzo pure i titoli legati all’inflazione e quelli a tripla A legati al differenziale 2/10 anni. Ormai è evidente di come la liquidità virtuale stia pian piano producendo effetti snaturati sui mercati finanziari, in quanto sembra non trovare il giusto sfogo. Sono curioso di conoscere l’esito della riunione del 16 di marzo. Una non decisione finirebbe per legittimare la volontà della Fed di creare uno scenario altamente inflattivo.
Per quanto riguarda i mercati europei, quello italiano rimane fra i più deboli. Titoli con particolari sintomi di forza sembrano: Parmalat, Eni e Saipem. Fra i più deboli noto Unicredit e Mediobanca.
I mercati europei comunque rimangono ben più deboli rispetto agli altri. Nutro particolari simpatie sul Giappone sul quale cercherò prossimamente di approfondire.
Parola d’ordine: molta prudenza per non dire indifferenza.

Categories: Anali Tecnica, Nasdaq, Usa

2 Responses so far.

  1. Anonymous ha detto:

    Dunque, riparte anche da noi l'industria (TG5) e si avrà un significativo rimbalzo della produzione nel 2010. Apple a 225 dollari,titoli legati alle materie prime (anche carbone) sempre sugli scudi (cala un po' l'oro): e dunque via libera agli acquisti (mi sembra ciclici) auto, cementoe i soliti bancari, per nn dimenticarci dei petroliferi; insomma tutto è a basso prezzo, visto il

  2. the hawk ha detto:

    La prudenza? Su questo mercato chi non ce l&#39;ha è morto da un pezzo e forse l&#39;hanno già dimenticato.<br />Ho solo riportato dei dati di fatto, e cioè che il Nasdaq è su nuovi massimi. Questo non significa che mi senta tanto tranquillo a cavalcare questi mercati, caratterizzati da bassa direzionalità di lungo. Cosa significa bassa direzionalità di lungo? Che in assenza di segnali chiari il

  • Nassim Taleb

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