MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Prima di scorrere il seguente post vi consiglio la lettura de IL CERBERO, altrimenti perdereste il filo e sicuramente fraintendereste le mie parole.
A lato trovate la variazione percentuale annua dell’oro dal 2004 ad oggi che è sempre stata positiva con punte massime del 30% nel 2007. Dette variazioni hanno permesso al metallo giallo di quintuplicare le quotazioni dal 2001.
Molti, giustamente, considerano l’oro un bene che alla lunga vince sulla moneta, la quale subisce nel tempo una svalutazione (inflazione) più o meno costante in base alla quantità offerta dal sistema.
Chi avesse cambiato 1 grammo di oro per avere un dollaro (per fare un semplice rapporto) nel 1930, adesso per ricambiarlo, con lo stesso dollaro acquisterebbe 0,04 grammi.
E chi avesse venduto 1 unità di Dow Jones per ottenere lo stesso dollaro? Ebbene, adesso con lo stesso dollaro acquisterebbe 0,025 (perdendo ovviamente i dividendi) unità di Dow Jones. Sbaglio o alla lunga vi è una correlazione a dir poco inevitabile?
Fra i molti che predicano l’oro, che vedono la distruzione di tale sistema con la fine della moneta, c’è una larga maggioranza che considera la borsa come un bene rappresentativo di un qualcosa che non esiste, ossia solo carta destinata a collassare (come se tra il 2007 e oggi non fosse accaduto niente)………….attenzione a pensare ciò. Potreste compiere l’errore più grande della vostra vita.
Questo non significa che non vi saranno mai più fallimenti, che il sistema è sano o che domani dobbiamo precipitarci a compiere l’operazione della vita comprando in modo indiscriminato, ma solo per dire che il mercato si evolve da solo (come detto in un precedente post) all’interno di un sistema autoregolamentato tra domanda e offerta, il cui sottostante non è aria, bensì “immateria” fatta di aziende, destinate a fallire da un lato o ad emergere, dall’altro, in base ai cambiamenti della società. Questo, almeno per quanto riguarda il mercato vero, quello ufficiale, il resto, ossia quello non regolamentato, lo lascio agli esperti, anche se ciò farà parte dell’evoluzione stessa delle cose.
La sfida dei prossimi mesi sarà pertanto quella di saper cogliere le opportunità e non di gettare tutto nella spazzatura. Quest’ultima ipotesi se si rivelasse centrata, vanificherebbe qualsiasi rifugio presente sulla Terra e oltretutto in coscienza nostra non avremmo avuto in ogni caso quel minimo di orgoglio per il fatto di aver provato a costruire qualcosa di positivo.
Vi assicuro che l’uomo ha costruito molto più di positivo che di negativo.
Pensiamo all’arte, all’evoluzione tecnologica, alla medicina, alle persone che sono state esempi di vita per tutti noi. Sono queste le figure che hanno lasciato il segno nella storia dell’umanità. E’ vero, ci sono state e ci saranno sempre figure che hanno rappresentato quella parte malefica insita nell’uomo, ma il bene alla lunga ha trionfato, migliorando oltretutto il rispetto per il prossimo. Basti pensare ad esempio al percorso che hanno dovuto fare le conquiste dei diritti umani.
Io credo che anche questa volta la società troverà il modo di evolversi positivamente e non di autodistruggersi. Forse, fra qualche decennio i deficit di oggi rappresenteranno solo un vago ricordo.
Proprio i deficit sì, avete capito bene. Questi ad oggi rappresentano il vero problema della società. Vi sono paesi che ormai hanno raggiunto livelli di non ritorno, altri invece che potranno beneficiare di un prossimo e quasi imminente rialzo dell’inflazione, che sarà accompagnato da una ripresa anemica, per non dire stagnazione. Risultato STAGFLAZIONE.
Negli anni ’70 una crescita reale dell’economia pari a zero, accompagnata da un inflazione elevata, aiutò ugualmente a riportare i deficit statali entro livelli accettabili, in quanto il Pil in termini nominali era cresciuto a differenza dei debiti che avevano potuto beneficiare di tassi reali quasi negativi.
Chi ha letto il CERBERO come consigliato sopra, si sarà accorto che la fase di drenaggio della liquidità è avvenuto in modo molto timido, rispetto al dovuto. Questo rappresenta il segno che la liquidità stessa si riverserà sul sistema aumentando le variabili inflattive, con conseguenze positive sui deficit. A maggior ragione in Europa, dove la svalutazione dell’Euro sta regolamentando il futuro tasso di inflazione, al fine di riequilibrare i deficit, oltre alla competitività industriale e non.
Quando tre anni fa partecipai ad una relazione di Mark Mobius il famoso guru di F.Templeton, mi rimasero impresse due cose.
La prima era il livello di gonfiamento della bolla del mercato cinese.
La seconda era il periodo medio di vita di un ciclo ribassista, da quando esisteva la storia dei mercati finanziari: 7 mesi, contro i 18 del ciclo rialzista.
Tutto ciò per far comprendere al lettore che spesso in campo finanziario è molto difficile “azzeccarla” soprattutto quando tale scommessa va verso la direzione della massa. Se poi la massa, da tempo sta sposando, una direzione, che in statistica ha un terzo della durata dell’altra unica alternativa, ecco che la pericolosità si materializza in tutta la sua forma.
Ripeto, ancora, non fraintendetemi. Questo non significa assolutamente che vi sia una visione positiva a breve o che abbia avuto un’apparizione mariana, che mi ha svelato il Dow Jones dei prossimi due anni, ma solo una constatazione di quali possono essere i rischi di una strategia mirata a scenari apocalittici.
Personalmente ho voluto a suo tempo quantificare detti scenari…..i miei punti fermi………al fine di intuire, percepire quali fossero le basi sulle quale vi fosse un rapporto rischio/rendimento interessante.
Riferendomi allo scenario stagflattivo di cui parlo da molti mesi, voglio ricordare che negli anni ’70 (il solo caso di stagflazione) i mercati azionari misero a segno uno dei più lunghi laterali della storia. In fasi laterali lascio a voi quindi scegliere la strada da percorrere.
Categories: Scenari

3 Responses so far.

  1. alefederico ha detto:

    E&#39; un posto bellissimo. Forse il più bello che tu abbia scritto da quando ti leggo (diciamo 6 mesi). Grazie di condividere le tue idee.<br />Ovviamente ho molte domande: se non ho capito male le tue aspettative sull&#39;inflazione sono elevate. Non ritieni che l&#39;immobiliare (a differenza degli anni &#39;70) possa stare al passo mentre l&#39;oro potrebbe. Ti attendi inoltre un lungo

  2. the hawk ha detto:

    Le tue domande trovano molte risposte nei due link che ho allegato in questo articolo. Non mi aspetto grandi miracoli sull&#39;immobiliare, in quanto i problemi delle banche sono sempre ben presenti. Tuttavia non mi aspetto ulteriori debacle, ma solo un perdurare della fase latente. Riguardo ai mercati azionari credo che la fas laterale abbia molte possibilità di realizzarsi. <br />Grazie

  3. roxioni ha detto:

    Ho sentito parlare di un&#39;ipotesi di valuta globale (nel vero senso della parola). A cosa andremo incontro se si verificasse un&#39;ipotesi del genere? Quale sarebbero gli equilibri futuri? So che centra poco o in parte con l&#39;argomento del tuo post! Ti ringrazio anticipatamente.

  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
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