MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

In questo grafico a fianco è ben raffigurato l’indice dei proprietari di case. Come possiamo osservare già dal 2005/2006 questo indice ha mostrato segnali di cedimento, mentre dal 2007 vi è stato un vero e proprio crollo dal 69 al 67%. Le previsioni dovrebbero essere favorevoli ad una diminuzione ulteriore dai livelli attuali fino a 66/65%.

Qui invece, con la linea rossa è indicato il tasso di case vacanti sul mercato. Possiamo tranquillamente constatare come tale indicatore sia ben al di sopra di ogni massimo degli ultimi 60 anni. Essendo lo stesso destinato a riportarsi a ridosso della media storica è impensabile ipotizzare una ripresa nel breve relativa alla costruzione di nuove case. Questo indicatore, inoltre evidenzia come ci sia ancora una forte pressione sui prezzi. E’ chiaro che una volta ritornati sui livelli medi, ci sarà nuovamente una ripresa delle costruzioni private. Per il momento abbiamo visto solo segnare un top, ma siamo ben lontani da una situazione normale.
Ancora più interessante risulta il terzo grafico, ossia quello relativo agli affitti vacanti, anche se di difficile rilevazione a detta degli esperti.
Osservando la regolarità della tendenza rialzista non oso pensare quale possa essere la pressione sui prezzi dell’affitto. Una cosa è certa, questi livelli di case e affitti vacanti sono insostenibili nel lungo periodo e una cosa interessante è che su entrambi abbiamo visto dei top significativi. Le altre alternative potrebbero essere due:

1) Cambiamento delle abitudini dell’essere umano anche in tema di abitazione. In quel caso andrebbe a ruba il mercato delle tende o del cartongesso.
2) Diminuzione demografica cosa per molti aspetti non è improbabile anche se non vedo grandi alternative ambientali per l’uomo. Ho ritagliato per voi su questo argomento uno studio fatto nel 2006: Usa più di 300 milioni di abitanti.
Ma veniamo alla chicca:
Questo è l’unico grafico interessante che sono riuscito ad estrapolare dalla rete relativo all’indice che misura il rapporto tra valore dell’immobile e flussi derivanti da affitto. Purtroppo i dati risalgono all’inizio del 2009, ma se usiamo un pò di fantasia applicando l’evoluzione degli ultimi quindici mesi, possiamo immaginare che la tendenza di tale indice abbia continuato la discesa anche se in misura più marginale . Dal grafico si risalta prima di tutto la regolarità del rapporto valore/affitti della Germania, mentre è evidente la volatilità dei mercati anglosassoni con la mega bolla dell’Irlanda. Questo rapporto in Usa sta ritornando su valori medi, (sembra che nei primi quattro mesi del 2010 gli affitti in Usa siano aumentati del 2,8 su base annua) ragione per la quale è lecito pensare ad un arresto della discesa dei prezzi di affitto. Un valore vicino a 1 infatti significa maggior convenienza a comprare una casa per affittarla.
Pensiamo per esempio alla stramaggioranza di investitori che adesso sono disposti a finanziare lo Stato ad un tasso decennale poco sotto il 3% netto (nel migliore dei casi) con la certezza (si fa per dire) di avere 100 a scadenza. Quale sarà il vaore dell’ immobile fra dieci anni? Quale sarà il flusso effettivo percepito che terrà conto della perdita di potere di acquisto della moneta? Lo so benissimo che sto parlando di un qualcosa che nell’immediato non è assolutamente percepibile, ma alcune considerazioni è giusto farle. Quando si investe o si impiegano i propri soldi è giusto e doveroso non improvvisare.

Categories: immobiliare

6 Responses so far.

  1. Anonymous ha detto:

    Del resto si ritorna a parlare di recessione!! Ora sembra di nuovo tutto buionei mercati finanziari; come dici tu ci sono vari fattori da tener presente, ma qui mi sembra che tante cose siano nasconte anche ai più preparati come te e mi sembra che ci si stia avviando di nuovo verso una grande negatività in borsa (come a suo tempo anche dicevi, io credo a target ben più bassi di 19800 di sbmib…)

  2. andrea ha detto:

    Io credo che ci sia troppa negatività in giro che niente a che fare con società che forniscono bisogni primari e non………Quanto detto dalla Confindustria in merito alla crescita deve far almeno riflettere.<br />Che senso avrebbe rivedere al rialzo la crescita?

  3. Anonymous ha detto:

    Tu sembri non dico molto, ma ottimista, in un coro di voci pessimiste alquanto. Da + parti tuoni e fulmini (sempre su congetture); intanto pero l&#39;euro perde forza anche appena fuori confine…. Sei sicuramente molto competente nel trovare occasioni di buone società; certo è che bisogna tradare anche quelle, con la semplice paura che domani esce di nuovo una voce, probabilmente negativa, a

  4. the hawk ha detto:

    Qui non c&#39;è nè vincitori nè vinti. Potrei dire che la mia analisi fatta sul Mib la scorsa settimana è stata perfetta e che nessuno come me l&#39;ha &quot;azzeccata&quot;, ma ammetto…..E&#39; SOLO ED ESCLUSIVAMENTE FORTUNA…a volte ti va ok a volte no…..Quello che uno deve cercare di fare è essere il più obiettivo possibile e non generalizzare. Sul fatto che io sia ottimista? Mi sembra di

  5. alefederico ha detto:

    A me questo non sembra un blog ottimista. Semplicemente non è catastrofista.

  6. the hawk ha detto:

    Indovinato

  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
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