MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Le mie ferie sono finite, mentre finalmente (fra le poche cose positive) riesco ad avere un’ottima ricezione rispetto a quando ero al mare.
Colgo pertanto l’occasione per fare una panoramica generale aggiornata dei mercati. Buona lettura e non scordatevi di me con le vostre donazioni. La qualità del blog sarà infatti direttamente proporzionale alle stesse. Inoltre chi contribuirà verrà inserito nella mail list per avere maggiori dettagli.
Buona lettura e grazie per i 5 minuti che mi dedicherete.
Nelle ultime settimane la borsa di Madrid ha vissuto una fase positiva nei confronti dei principali mercati, quali Stoxx50 e Dax. Il recupero, imputabile soprattutto al ritorno della fiducia degli investitori nei confronti dei Pigs, sembra tuttavia trovare non poche difficoltà per un ulteriore proseguimento. Nel grafico di cui sopra possiamo vedere come i venditori si siano presentati proprio a ridosso della più importante trendline ribassista di lungo periodo. Una rottura della stessa (situata a quota 10800), rappresenterebbe un segnale non trascurabile in favore di ulteriori accelerazioni.
Il quadro delle medie è positivo nel breve, ma ancora ben riflessivo nel lungo, non offrendo adesso indicazioni chiare.
La configurazione degli oscillatori di lungo periodo dei mercati Pigs presenta segnali di miglioramento, cosa che invece non c’è ancora sugli altri (Dax, Cac e FT100).
Ho voluto prendere in esame la borsa di Madrid proprio per il fatto che può essere un discreto campanello di allarme per misurare il grado di fiducia nei confronti dell’Europa e in particolare nella sostenibilità dei debiti pubblici.
Fare previsioni adesso credo sia deleterio, ma l’unico consiglio che mi sento di dare è quello di abbassare il grado di rischio in attesa di segnali chiari, in quanto eventuali errori adesso si pagherebbero molto cari, a causa della vulnerabilità dei mercati nel mese di agosto.

Più pesante invece risulta essere la borsa di Lisbona. La correzione sulla neck-line di 7500 è stata pressochè impeccabile. In termini di forza comparativa questa borsa non è riuscita a guadagnare posizioni significative nei confronti dello Stoxx50. Che ci sia il prossimo attacco della speculazione proprio su questo mercato? Da monitorare quindi la resistenza di 7500 e il supporto di 7150. La rottura di uno dei due livelli dovrebbe determinare la tendenza a medio termine.
Per il momento sul breve periodo non assistiamo a nessun segnali di vendita, ma il consiglio è quello di monitorare al meglio la situazione.
Il mercato italiano sembra invece una via di mezzo tra quello spagnolo e quello portoghese. Delusione per il momento a fronte della rottura dei 21000/21200 in quanto avrei preferito una reazione più imponente. Anche in questo caso la permanenza al di sotto della media a 200 gg passante a 21800 rappresenta un elemento di pericolo per eventuali cambiamenti in negativo. Supporti importanti invece sono da considerare in quota 20400 e soprattutto 19900. Una prima resistenza importante invece la indico a 21250 e ovviamente sul massimo di giovedì a 21436. Inutile adesso filosofeggiare previsioni di lungo.
La situazione è a dir poco incerta sia finanziariamente che economicamente. Anche da un punto di vista macroeconomico i dati contrastano tra di loro nel modo più assoluto. Basti pensare all’indice Pmi che contraddice gli ordini sui beni durevoli, oltre che i consumi privati. A mio modesto parere il mercato già sconta una specie di double dip, ma quando con questo termine di intende un deciso rallentamento senza entrare in crescita negativa. In tal caso le incertezze, ma soprattutto le paure sarebbero ovviamente ben più elevati e tali da creare la dovuta disaffezione per il mercato azionario, salvo le dovute eccezioni.
Anche l’Eurostoxx50 (grafico sopra) si trova in prossimità di forti resistenze, oltre che vivere un set-up particolarmente importante. Quota 2800/2830 rappresenta il livello oltre il quale potremmo assistere ad un cambiamento positivo non trascurabile utile ad incrementare il grado di rischio. Da monitorare invece i supporti posti a 2670/2640 e 2500. Possiamo vede come la resistenza di 2800/2830 sia chiaramente confermata dalla trendline di lungo periodo e dalla media a 200 giorni. La direzionalità nel breve è sui minimi, ragione per la quale nelle prossime settimane mi aspetto un movimento abbastanza deciso. Conferma ribassista di lungo oppure inversione? Monitorare, questo è l’imperativo.
Sul mercato americano in particolare l’indice SP500 osserverei attentamente la resistenza 1130 e 1085. Oltre questi livelli potrebbero nascere segnali molto importanti.
Per il Nasdaq invece stesso discorso sulla resistenza 2330 e sul supporto 2190.Questa qua sopra la ricorderanno i miei più fedeli lettori. E’ la direzionalità di lungo periodo dell’indice Dax. La linea orizzontale nera rappresenta il livello minimo degli ultimi 15 anni, mentre la nera dinamica è la direzionalità stessa con rilevazioni settimanali. Ad inizio anno la linea orizzontale fu toccata per dar luogo ad un aumento che ha coinciso con un rally blando ma notevole sotto l’aspetto della forza comparativa nei confronti degli altri mercati (tutti sotto la parità da inizio anno). Adesso ci troviamo nella stessa situazione di inizio anno, ragione per la quale è prevedibile a breve un aumento sostanzioso della direzionalità. In che senso vada questa direzionalità è pericoloso stabilirlo adesso, in quanto anche l’indice “tetesco” ha fallito più volte la rottura dell’importante resistenza posta a 6350. Una resistenza intermedia la possiamo trovare a quota 6270. Sopra questo livello potremmo tentare un aumento di rischio, ma allo stesso tempo guarderei da vicino al supporto di 6030. Quello che mi sento di dire è che a breve dovrebbe partire un movimento significativo.
Ma cosa dice la logica? Come ho detto prima, la situazione anche da un punto di vista economico è molto contrastata. Non a caso ho iniziato un sondaggio al quale potete rispondere: qual’è l’investimento che più secondo voi ci protegge da questa situazione? Fidarsi delle obbligazioni? Puntare ancora sulle commodities, già ben condizionate dalla speculazione? Oppure affidare i nostri soldi a società sane, ben gestite e comunque essenziali alla soddisfazione dei bisogni umani? Sugli immobili la risposta sarebbe troppo facile, almeno sul breve, anche se il bisogno di un tetto non credo si estinguerà.
Quello che ormai è sotto gli occhi di tutti è che gli stress test sulle banche sembrano essere stati fatti a Collodi piuttosto che nella stanza più evoluta delle banche centrali. Maggiore credibilità avevano forse quelli fatti sulle prime 20 banche americane oltre un anno fa, anche se la situazione attuale è fortemente correlata ai titoli di stato ben presenti nei portafogli degli istituti. Non oso pensare quale sarebbe la situazione, qualora anche sul T-Bond (per adesso siamo su nuovi massimi e quindi il problema non sussiste) nascesse un clima di sfiducia. L’Europa sembra per adesso aver retto l’urto, mentre sugli Stati Uniti non è mai stato messo in dubbio la sostenibilità del debito, ritenuto un porto sicuro, proprio a svantaggio dei Pigs.
Osservando il Dollaro (rappresentato qui sopra contro Dollaro) qualche dubbio lo nutro, sul fatto che stia nascendo un grado di sfiducia sul sistema Usa. Anche contro Euro, infatti possiamo osservare come la reazione della nostra moneta da quota 1,20 abbia definito un trend rialzista. Il ribasso infatti visto da metà 2008 sembra infatti un trend secondario e niente più, anche se il suo annullamento avverrebbe al momento solo sopra 1,45. Non credo pertanto in violenti ripiegamenti della nostra moneta, sotto quota 1,20. Altro dato preoccupante è l’avvicinamento dello Yen contro il biglietto verde al supporto di 85.
L’oro invece potrebbe ritornare interessante: il livello di supporto di quota 1150 è stato mantenuto per il momento. Eventuali acquisti dovrebbero essere tutelati da stop a 1140. L’incertezza per il metallo giallo è una variabile favorevole. Personalmente ci sto alla larga, in considerazione del fatto che nelle ultime settimane la discesa è avvenuta in presenza di volumi azzerati. Segno questo che le vendite non hanno trovato particolare assorbimento.

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2 Responses so far.

  1. Anonymous ha detto:

    ANDATA. BRAVO. MAURO

  2. Anonymous ha detto:

    Salve,<br />mi domando quale sia la fiducia sui mercati. Non esistono volumi, forse la fiducia dei commodor americani.<br />Vediamo se il parco buoi riesce ad entrare, ma è sempre più difficle.<br />Comunque se questa non è speculazione!!!!!!!<br />I dati macroeconomici fanno ridere.<br />Adesso faranno un&#39;altra bella iniezione e poi si dirà che la fiducia dei mercati è ripartita.<br /><br />

  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
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