MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Mentre si continua a descrivere scenari deprimenti con deflazione in stile giapponese, i mercati sembrano percorrere un’altra strada. L’etf legato ai titoli inflation linked in sole tre sedute ha messo a segno un rialzo di oltre il 2%, mentre oggi, alla positiva configurazione del Dax si accodano lo Sp500 e l’Eurostoxx 50. Per questi due indici devo registrare una rottura netta della media a 200 giorni. In particolare l’Eurostoxx innaugura il set-up proprio con tale segnale, oltre a superare il tappo dei 2800/2790 punti, che nei giorni scorsi aveva puntualmente respinto i vari tentativi rialzisti.
Detto questo non mi rimane che affermare una maggiore lucidità della situazione tecnica dei mercati, che ritengo sia l’elemento più importante a prescindere dalle chiacchere, in quanto proprio nell’analisi tecnica vengono riassunte mille variabili, impossibili da gestire visivamente una ad una.
Ebbene prendo in esame l’Eurostoxx50.
Il minimo registrato in questo set-up è avvenuto a 2709. Questo rappresenta il livello sotto il quale vi sarà un chiaro arresto della fase rialzista appena iniziata, grazie alla rottura della media a 200 gg e della resistenza di 2790. Inutile e pericoloso contrariare il mercato fino a che non vedremo segnali di ripiegamento sotto il livello di supporto. Nessuno può ed è in grado di sapere se questa rappresenterà una fase espansiva futura del mercato, a maggior ragione il sottoscritto. Da un punto di vista comportamentale quindi, ritengo più interessante un atteggiamento costruttivo che il contrario. Se queste sono le reazione a fronte di nubi che si vedono all’orizzonte, figuriamoci quando arriverà il sereno, casomai arrivasse.
In ogni caso la direzionalità rimane ancora bassa e tale da poter gestire al meglio i punti di rottura. Per quanto riguarda il future sull’Eurostoxx da seguire con particolare attenzione la resistenza posta a 2850. Oltre questo livello potrebbero nascere nuove accelerazioni.
Vorrei di seguito sottoporre ai lettori il grafico di lunghissimo periodo del Bund. Siamo proprio arrivati non credete? A nessuno viene spontaneo pensare ad un probabile deflusso di liquidità in favore dell’equity?

ULTIMI 15 ANNI DI BUND
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