MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

“Buongiorno, avrei necessità di parlare con il direttore della vostra banca”. Sussurra un piccolo artigiano, quasi intimorito dal viavai di personale, impegnato a camminare da un ufficio all’altro, in stile sfilata Armani.
“Buongiorno. Adesso vedo se è libero”. Risponde un impiegato, molto indaffarato a smazzettare i soldi in cassa, dopo aver appena assistito un cliente.
“Lo faccia entrare fra due minuti”. Dice il direttore, sistemandosi la cravatta firmata e il suo Daytona al polso.
Due minuti dopo.
Artigiano: “buongiorno direttore il mio nome è Mario Rossi”.
Direttore: buongiorno, mi dica, in cosa posso esserle utile?
Artigiano: “sono venuto da lei perchè volevo aprire un conto per la mia ditta, con un affidamento”.
Direttore: “bene sono contento che abbia scelto noi. Possiede eventuali garanzie?”
Artigiano: “Ho dei Titoli di Stato tripla A”.
Direttore: “bene non credo che ci siano problemi per darle l’affidamento. Tuttavia, diamoci appuntamento tra una settimana che le saprò dare una risposta precisa. Nel frattempo analizzerò qualche dato sulla sua azienda”.
Una settimana dopo
Artigiano: “buongiorno. Allora come è andata”?
Direttore: “le stiamo deliberando il fido. Tuttavia gradiremmo se al posto dei titoli che lei ha, potesse sottoscrivere le obbligazioni della nostra banca. Lo sà no? Tanto a livello di sicurezza non ci sono problemi? Addirittura i tassi sono un tantino superiori. Questo ci agevolerebbe ancor più nel concederle il fido e magari potremmo addirittura aumentarlo qualora lei lo desiderasse”.
Artigiano: “non ci sono problemi”.

Forse molti di voi non ci troveranno niente di “anormale” nella procedura dell’operazione, in quanto in certe situazioni spostiamo totalmente l’attenzione sull’obiettivo, del caso in oggetto. Ottenere l’affidamento.

Operazioni di questo tipo, ai giorni nostri e alla luce soprattutto della contrazione creditizia, sono purtroppo all’ordine del giorno.

Perchè il direttore nel caso nostro chiede la sostituzione di Titoli di Stato con quelli della propria banca?
Nel caso la banca avesse preso Titoli tripla A questi non sarebbero rientrati nell’asset della banca, sotto la voce raccolta e successivamente sarebbe dovuta andare sull’interbancario per finanziarsi della liquidità necessaria per concedere il fido, magari con condizioni peggiorative.

Al contrario nel momento in cui il sig Rossi venderà i Titoli tripla A per acquistare quelli della banca e darli in garanzia, il direttore avrà compiuto (è qui che la sua attenzione era particolarmente accentrata) un’operazione estremamente vantaggiosa per il proprio istituto. In questo caso, infatti la banca registrerà una doppia voce ossia raccolta diretta/impieghi, ma non intaccherà minimamente la propria esposizione nei confronti del sistema. Anzi a dire il vero, la migliorerà, in quanto il rapporto raccolta diretta/impieghi aumenterà, visto che generalmente quest’ultima voce è di gran lunga sempre più elevata.

In altri momenti, le banche avrebbero fatto la fila per concedere aperture di credito a chi avesse dato in garanzia Titoli di Stato. Perchè adesso no?

Per il semplice motivo che sono piene fino al gozzo di crediti concessi, in tempi di vacche grasse, mentre gli aiuti concessi dalle banche centrali all’interbancario servono a malapena a tamponare le falle, nella speranza che arrivi un sig Rossi a comprare obbligazioni della banca per avere un affidamento.

Questo squilibrio durerà anni e non settimane, nella speranza che un bel giorno non si presentino contemporaneamente tanti sig Rossi o Verdi a ritirare i propri risparmi.

Molti obietteranno: ma le banche hanno sempre vissuto sul fatto statistico che è impossibile che tutti si presentino contemporaneamente allo sportello a ritirare i propri soldi.
VERISSIMO
Ma è altrettanto vero, che se in passato le banche avevano un livello di resistenza 10, adesso il medesimo è sceso verticalmente.
Speriamo quindi (anche se chi visse sperando………) che tutto fili liscio, che non ci siano altri intoppi e che il sig Rossi e il sig Verdi continuino a dormire fra due cuscini, possibilmente non impottiti di tritolo.

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    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
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