L’economia ce l’aveva chiesto….RIMENSIONATEVI!!! Questo per dire che spesso (ma con il senno di poi è facile) le crisi aiutano a crescere, a diventare migliori ad eliminare il marciume.
E invece no, gli interessi di parte hanno prevalso su tutto, a tal punto che in modo artificioso, l’uomo si è inventato una nuova ripresa con l’immissione di moneta.
Dagli Usa al Giappone (un QE durato oltre vent’anni), fino ad arrivare alla nostra Europa, il mondo finanziario e per non parlare di quello politico, si è bendato di fronte ai problemi, la cui soluzione avrebbe aiutato ad accrescere la nostra consapevolezza.
Adesso la natura ci sta presentando il conto, ricordando a noi tutti che non è mai tardi per intraprendere la strada giusta.
Notizia di ieri è che la Germania ha detto stop a due centrali nucleari più obsolete, con la Merkel che ha sospeso per tre mesi la decisione sulla proroga di altre, in funzione ormai da tempo. In ogni caso per il cancelliere tedesco il nucleare è solo un passaggio intermedio, in favore di energie rinnovabili più efficaci di quelle attuali.
Qua in Italia invece, dove il nucleare è stato abrogato nel 1987, con la faccia come non si può dire, si va avanti indipendentemente da cosa ci sta indicando Madre Natura, tanto ancora una volta per dividere gli italiani tra nucleare sì e nucleare no. Una spesa di soli 30 mld per soddisfare un fabbisogno del 4%…….’zzo.
Ma veniamo ad alcune domande pratiche che mi faccio:
A quanto ammonterà in termini di Pil la perdita del Giappone?
Quale sarà il futuro rapporto debito/pil, ad oggi già del 200%?
Con quali soldi procederà alla ristrutturazione?
E’ giustificato uno Yen forte, oppure siamo alla vigilia di un default di fatto, che potrebbe ampliarsi a macchia d’olio?
Per il momento le agenzie di rating Lunedì ci hanno rassicurato confermando nella sua interezza la loro superficialità e la loro dipendenza, da un sistema poco sano.
A voi le risposte