MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!


Con molta probabilità ci avviciniamo alla 25esima rottura della media a 200 giorni in soli 25 mesi o poco più. La media si trova a 2870 contro una chiusura di ieri a quota 2848. Uno scenario così neutrale mi è difficile vederlo nella storia degli ultimi cento anni. E’ anche vero che mai come ad oggi, vi è stato un così spudorato interesse delle istituzioni monetarie verso il mercato azionario, unico salvagente per abbellire in qualche modo il patrimonio dei risparmiatori, visto a che punto si trovano gli immobili.
Con la giornata di ieri l’indice Eurostoxx ha toccato esattamente la media a 55 giorni, passante a 2850, mentre il quadro degli indicatori di breve conferma la positività vista qualche giorno fa.
La strada, tuttavia, verso un miglioramento del quadro di lungo periodo, non è priva di insidie, visto la numerosità delle resistenze poste tra 2870 e 3000 e la situazione degli indicatori settimanali che ancora si trovano in territorio negativo.
Fra gli indici settoriali si conferma la debolezza che avevo segnalato circa un mese fa su banche, risorse di base e media, mentre continuano a mostrare forza l’auto, la chimica, reale estate e soprattutto l’industriale. Fra le novità si registra debolezza sul settore tech, almeno per quanto riguarda l’Europa.Osservando un pò gli indici europei, mi ha colpito la reazione dell’Ibex (Spagna), che dopo aver tentato una rottura di 9920 è balzato nuovamente fino a testare la media a 200 gg passante a 10450 contro una chiusura di 10350. Quello che più mi ha colpito tuttavia, è la forza comparativa descritta nel grafico di cui sopra, nei confronti del mercato italiano. Ebbene, l’indice italiano sta perdendo i colpi, pure su un mercato ad esso fortemente correlato.
Cosa significa tutto questo?
Al momento è rischioso dare sentenze definitive, in quanto siamo agli inizi di segnali tutti da verificare.
Ciò tuttavia non impedisce di fare alcune riflessioni:

  1. L’altro giorno in un commento dicevo che avrei fatto carte false per avere un’Italia con una spesa dell’amministrazione pubblica superiore al 10% di quella spagnola (facendo le dovute proporzioni demografiche). Non è un caso che la Spagna presenta ancora un rating superiore all’Italia, mentre il mercato la prezza ad un rating inferiore. I motivi sono da ricercare soprattutto ai problemi legati al mercato immobiliare, del quale tuttavia non darei niente per scontato. Tolto il mercato immobiliare infatti la Spagna non ha zavorre, bensì presenta un sistema altamente reattivo, qualora si intravedessero segnali di risveglio, acclamati da tempo dalle banche centrali, che pompa pompa hanno frenato e non poco la deflazione del real estate. Addirittura la Spagna sta riscuotendo le simpatie di molti gruppi industriali secondo i quali la manodopera avrebbe un costo altamente competitivo rispetto ai paesi della Comunità Europea.
  2. La manovra del governo è il frutto di concetti obsoleti, che ricalcano alla perfezione la media anagrafica dei nostri politici. Un’Italia, nella quale il settore terziario è sempre più quello predominante, si è pensato bene di reintrodurre il fissato bollato (secondo indiscrezioni pare che venga eliminato dalla manovra), per raccogliere due spiccioli, invogliando i risparmiatori e le istituzioni a lavorare con controparti estere. Ben venga l’adeguamento della tassa sul capital gain ai paesi più evoluti, ma tirarsi la zappa sui piedi proprio no.
  3. Sempre soffermandoci sulla manovra, l’Italia si sta esponendo alla speculazione (e non con la faccia) più della Spagna. Visto il clima degli ultimi mesi il nostro Paese avrebbe dovuto dare prova di forza, politica e finanziaria, prevenendo e non rimandando con l’applicazione dei parametri minimi richiesti dall’Ue. Forse il Governo crede nella profezia dei Maya? Se questa poi non si verificasse? Quali conseguenze economico-finanziarie avremo nel 2014? Non sarebbe forse meglio spalmare 47 mld in tre anni, piuttosto che in uno solo? La speculazione deve essere presa di sorpresa e non deve sembrare un leopardo che insegue una tartaruga.

Detto questo volevo ricordare ai lettori che proprio non se la sentono di fare donazioni a questo blog che possono contribuire anche guardando un minimo di pubblicità.

Guardando l’indice FTSEMIB questa mattina, possiamo osservare come l’area di resistenza di 20150/20200 sia al momento la più insidiosa. Un primo supporto è senza dubbio rappresentato dalla media a 21 gg pasante a quota 20000.

Una buona giornata a tutti.

Categories: italia, spagna, stoxx50

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