Questo è il risultato della tanta chiarezza e credibilità della manovra varata dal nostro governo. Lo spread tra Piazza Affari e l’indice Eurostoxx si appresta infatti a perforare i minimi raggiunti nel 2009.
Credo che un grafico possa esprimere meglio più di qualsiasi altro commento la situazione attuale del nostro Bel Paese.
Quello però che più mi sta preoccupando è la guerra appena iniziata fra la casta dei politici europei contro le agenzie di rating. Anche se queste la loro credibilità l’hanno persa già dai tempi di Lehman, i mercati potrebbero rivelarsi ancora più nervosi. Questo clima di tensione, infatti, certifica il fallimento dei politici europei in merito al salvataggio degli stati già falliti di fatto, come la Grecia il Portogallo e l’Irlanda, che da qualche giorno è passata in secondo piano.
Sminuire le agenzie di rating è un modo per legittimare l’operato dei politici.
Io sto dalla parte delle agenzie di rating, nonostante i loro mali.
Cosa dovrebbero fare, declassare gli Stati Uniti prima dell’Italia o del Portogallo?
Ma avete presente chi sono gli Stati Uniti?
Avete presente la loro pressione fiscale e il loro margine di manovra qualora volessero rientrare? Avete presente la pressione fiscale italiana e il suo margine di manovra? Per raggranellare due tacche di euro, sono andati a toccare il 30-40% dei pensionati (poi da rivedere sì o no boohh), con quello che costa la vita per un anziano ai giorni nostri.
Cosa dovrebbero dire le agenzie di rating? Brava Italia e continua di questo passo? E i politici s’incazzano. Ma in che Mondo siamo?
La speculazione? Dobbiamo solo dirgli grazie solo per il fatto che rappresenta uno dei pochi strumenti per aprire gli occhi alla gente. E siccome è di intralcio la politica farà di tutto per tassarla, non riuscendoci, in quanto la globalizzazione lo impedisce.
Detto questo vi prometto che la prossima settimana sarò a tempo pieno………un pò di relax di questi tempi non guasta.
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