di Andrea Tironi
Avendo letto numerosi documenti scientifici quello che si sa oggi del virus, molto riassunto, è quanto segue:
Virus
E’ un virus, ovvero un entità viva che entra in un organismo (uomo) e attacca le sue cellule modificandole in modo da farle diventare fabbriche di se stesso per riprodursi. Il coronavirus in particolare è un virus complesso, ne conosciamo altri (es.Sars) anche alcuni non pericolosi. Covid19 ha due aspetti pericolosi: alta velocità di infezione (R0=3.8 in origine) e alto tempo di incubazione prima di presentare sintomi (14 giorni calcolati per ora). Ad esempio, per capirci, l’Ebola non permette a una persona di prendere un aereo e andare a infettare altri individui in altri stati, perché ha basso tempo di incubazione ovvero rende inabile la persona infetta molto velocemente. Il Covid19 permette per 14 giorni di fare quello che si vuole. R0 3.8 dà l’esponenzialità, concetto spesso di difficile comprensione perché siamo abituati a sistemi lineari come esseri umani. Ovvero Se una persona ne infetta 3.8 che ne infetta 3.8 che ne infetta 3.8 siamo già quasi 64 infetti, non a 10 circa. Aumentando il numero di iterazioni si arriva a qualche milione senza grossi problemi e in poco tempo.
Mutazione
I virus nel replicarsi modificano l’RNA delle cellule. Il processo di replica può avere dei bachi. Questo genera mutazioni. Il Covid19 sembra mutare molto lentamente e anche quando muta molto poco a livello funzionale, ovvero resta molto simile a se stesso. Questo vuol dire che un eventuale vaccino potrebbe essere efficace per qualche anno.
Diffusione
Il virus sembra passato dagli animali all’uomo (anche se è ancora da confermare completamente). Si spande mediante via aerea. Fino al vaccino tutte le soluzioni mitigano, ma non risolvono. Il distanziamento sociale sembra essere l’unica opzione efficace. Anche superficie non bene igienizzate posso essere fonte di contagio.
Immunità dopo contagio
Per il discorso invece della durata dell’immunità in persone contagiate o in persone sane che hanno sviluppato anticorpi senza avere effetti particolari, purtroppo non possiamo fare altro che aspettare, e sperare che sia come gli altri coronavirus, e non come le forme influenzali virus e i raffreddori che danno una bassa immunità e nella stessa stagione causano anche più recidive.
Note: Uno stato endemico del Covid, con un ritorno stagionale o annuale, e con un’alta variabilità genetica che complicherebbe di molto la creazione di un vaccino sarebbe veramente un brutto segnale.
Individuazione – Tamponi
Al momento sono indicativi e piuttosto precisi sui positivi, alto errore sui negativi (30%). Farne tanti serve a capire la vera mortalità e isolare i casi positivi evitando la creazione di zone rosse. Non adatti per screening massivo.
Individuazione – Sierologico – Analisi del sangue
Si sta cercando di costruire delle analisi del sangue (sierologici) che permettano di identificare gli anticorpi.
Terapie
Non c’è vaccino. Le terapie farmacologiche che si stanno sperimentando ora sono sostanzialmente di tipo antivirale (per impedire la proliferazione del virus o l’infezione delle cellule) e protettive (ad esempio antinfammatori vari per combattere la tempesta citochinica per proteggere i polmoni ecc).
Vaccini
Possibile pronti per fine anno, sarebbe la prima volta nella storia che si ha un vaccino in meno di un anno. Probabilmente avremo diverse generazioni di vaccini. Sulla prima occorrerà puntare innanzitutto sulla sicurezza, sul ridurre o azzerare gli effetti collaterali e sulle successive si migliorerà l’efficacia. Il vaccino potrebbe non essere perpetuo purchè sebbene le mutazioni siano lente rispetto all’influenza, sono comunque possibili nell’arco di 4-5 anni o meno.
Modalità di attacco del virus
L’effetto principale è la mancanza di ossigeno causa danni polmonari, ma si evidenziano anche effetti su sistema nervorso e cardiaco, con trombosi.
Decorso e Conseguenze
Al momento non sono chiare, si stanno facendo autopsie per capirlo. La presenza di altre complicanze oltre a quelle respiratorie sarebbe ovviamente una cattiva notizia, ma conoscerle ci permette di predisporre terapie farmacologiche basate su più principi attivi, che possano ridurre o eliminare quelle complicanze.
Precauzioni
Distanziamento ad 1 metro, mascherine, pulizia delle mani più volte al giorno, igienizzare superfici, uso di guanti.
Conclusioni
A livello globale si sta facendo il possibile sia lato sanitario che epidemiologico, magari non coordinatissimi ma tutti i paesi sono impegnati.
Il virus ha 3-4 mesi: serviranno indagini epidemiologiche su larga scala, che alla fine possono essere fatte solo come metaricerche, aggregando tanta letteratura scientifica. Ora la letteratura scientifica la stiamo producendo, i metastudi arriveranno poi.
PS – ovviamente tutto ciò è quanto raccolto per le informazioni che si hanno oggi, non siamo virologi ma solo cittadini che vogliono essere consapevoli sulla materia