MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

PERCHE’ SCANSARE WALL STREET

 

Negli Stati Uniti, come abbiamo visto in questi giorni è aperta pure la corsa ad entrare nel club ristretto dei 1000 mld di dollari.

 

Dopo che Apple ha raggiunto per prima tale traguardo adesso ci si avvicina anche Amazon, che oggi ha toccato la soglia dei 2000 dollari. Ribadiamo ancora una volta, che nonostante gli entusiasmi di questi giorni, riservati soprattutto alla piazza americana, i prezzi delle azioni stanno scontando una crescita degli utili superiore al 20 pct nel 2018.

Questo rappresenta un buon motivo per considerarli a rischio. Il rapporto rischio/rendimento è quindi a dir poco pessimo in ottica di lungo periodo, mentre sul breve prevalgono forze che hanno molto da condividere con la manipolazione, mediante la quale si vuole arrivare alle elezioni di mid-term con il vestito più bello possibile.

Questo tweet riassume in tutto e per tutto, quanto stia a cuore l’andamento del mercato azionario a Trump, in cerca di voti da parte degli indecisi democratici, forse più attaccati ai verdoni che agli ideali.

 

La conferma che il mercato significa zero, al fine di capire la salute di un paese, ce l’abbiamo tutti i giorni con questo Presidente, in quanto, se veramente l’America fosse quella di un tempo, di sicuro non sarebbe stato eletto. Trump, paradossalmente, riassume proprio il malcontento del Paese a stelle e strisce e non il contrario.

 

Detto questo e lasciate ai quattro venti le simpatie per un colore politico piuttosto che un altro, sono abituato a scansare un mercato che non offre opportunità.

 

Ciò non significa che siano più attraenti altre piazze, che a dire il vero non se la passano proprio bene, se guardo ai mercati emergenti e a qualche borsa periferica.

 

Credo piuttosto che ci troviamo ad un punto in cui i rischi siano ben evidenti e tali da dover essere evitati, magari attraverso strategie alternative. Investimento in equity ben coperti da futures, tanto per fare un esempio.

 

 

MA PERCHE’ COSI’ TANTA PAURA?

 

ECONOMIA IN RALLENTAMENTO: uno dei requisiti per ritenere attraenti i mercati sono senza dubbio le prospettive macroeconomiche di crescita, accompagnate magari da una valutazione severa dei titoli quotati.

 

Attualmente la crescita mondiale è vista in modesto rallentamento se guardiamo alle previsioni del FMI che riporto qui sotto. Ricordo che Wally quota un +20 in termini di aspettative utili (non proprio il massimo della severità).

Sono veramente pochi i paesi che nel 2018 vedranno un’accelerazione della crescita. Perfino gli Stati Uniti difficilmente a fine anno cresceranno allo stesso ritmo di quello precedente. Le cose, con molta probabilità andranno peggio nel 2019 e francamente non capisco veramente che cosa ci sia da entusiasmarci.

Le cause di un rallentamento dei ritmi di crescita vanno senza dubbio ricercate in alcune importanti variabili:

  1. Costo del petrolio: raddoppiato rispetto a 18 mesi fa.
  2. Situazione geopolitica tutt’altro che favorevole. Iran quello che mi preoccupa maggiormente, ma non sottovaluterei né la Turchia né tanto meno il clima asfissiante che si sta respirando in Europa.
  3. Crisi paesi emergenti: TURCHIA e ARGENTINA in particolare.
  4. Rialzo dei tassi: gli Stati Uniti ad esempio, presentano tassi reali squilibrati se confrontati con quelli europei. I bond stanno diventando troppo più appetibili….quelli di tripla A.

MA I MERCATI NON SCENDONO!!!

 

Ma nemmeno salgono dico io, se togliamo gli Usa ben manipolati dal giocatore di poker Trump.

 

Qual è il problema? Anzi, fate una cosa: aspettate che crolli tutto prima di prendere consapevolezza.

 

La stessa considerazione era abitudine farla alla vigilia dei ribassi visti nel 2000 e nel 2008. Spesso i mercati vivono di eccessi e tendono a bluffare. L’importante è riconoscere questo, quanto meno per evitare il pericolo. Poi se uno è bravo, i mercati ribassisti sono i più indicati per guadagnare cash destinato a consolidarsi, contrariamente a quello ottenuto mediante le bolle , che solitamente finisce per essere bruciato con gli interessi.

 

MOLTI REQUISITI DI UN MERCATO CHE STA DIVENTANDO ORSO

 

Stiamo vivendo una fase di mercati selettivi in un trend ribassista che probabilmente è solo agli inizi.

In questa fase selettiva infatti, assistiamo più a delusioni che a sorprese positive. Quest’ultime sembrano proprio concentrarsi su quei titoli monster che da soli riescono a contenere gli indici su livelli di indifferenza o addirittura di entusiasmo, come nel caso Usa. Basta fare un po’ di movimento su Apple e Amazon per tirare su il Nasdaq, tanto per fare un semplice esempio.

 

La selettività, all’interno di un mercato globale che sta lateralizzando da mesi dopo un forte rialzo durato oltre 8 anni, a mio parere è la premessa essenziale per etichettarlo di DISTRIBUZIONE.

 

Selettivo è anche il modo con il quale alcune borse al ribasso si muovono in modo addirittura asimmetrico con altre più forti come SP500 e DAX. Questo perché i fondi azionari puri tendono a spostarsi nelle aree più difensive, con l’obiettivo di non cadere vittima dei riscatti che prima o dopo arriveranno, quando i rendimenti finali, risulteranno essere largamente inferiori alle attese dei risparmiatori più avidi.

 

A supporto di questa considerazione, ovviamente, non dobbiamo dimenticare le premesse fatte all’inizio di questo articolo.

 

Con questo non voglio assolutamente precludere ad altre opportunità, ma vi assicuro che dopo l’era del denaro gratuito, scegliere un asset alla vecchia maniera per avere un risultato più o meno immediato sarà cosa davvero ardua.

 

Alla prossima

Categories: Miscellanea

Comments are closed.

  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
  • Massime dalla Finanza

    "Regola n° 1: non perdere mai denaro. Regola n°2: non dimenticare mai la regola n°1" W. Buffett

    "È meglio avere quasi ragione che completamente torto" W. Buffett

    Non è importante che tu abbia ragione o torto, ma quanti soldi si fanno quando hai ragione e quanto si perde quando si ha torto. G. Soros

    Il nemico principale dell'investitore è probabile che sia se stesso. B. Graham
  • Siti

     Consulenza Vincente



  • License e Copyright

    Licenza Creative Commons

    Il blog e i relativi post sono distribuiti con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.