E così il Rosatellum ha visto l’approvazione alla Camera.
La nuova legge elettorale prevede:
1/3 di deputati eletti in collegi uninominali e i restanti 2/3 in collegi plurinominali secondo il sistema proporzionale. L’elettore tuttavia sarà obbligato a votare per il sistema plurinominale all’interno della coalizione scelta per il voto uninominale, onde evitare il voto nullo (divieto di voto disgiunto).
E’ chiaro che questa legge è stata fatta esclusivamente per impedire il voto populista contrastando di fatto l’elettorato del M5S.
Muore quindi, prima di nascere, il sistema tripartitico, mentre salgono alle stelle (secondo gli esperti) le quotazioni della Grand Coalition alla tedesca, targato PD/FORZA ITALIA. Quindi questa volta, oltre al naso, l’elettore dovrà tapparsi qualche altra cosa, se vorrà impedire l’avanzata del populismo.
Un duello PD-FI contro il M5S (salvo alleanze sorprendenti) tuttavia, avrebbe a mio modesto parere un esito non scontato. Questa legge infatti, nel caso fosse proposta la Grand Coalition, scoraggerebbe molti elettori di sinistra a rimanere a casa, piuttosto che votare Berlusconi, mentre gli elettori di centrodestra finirebbero per simpatizzare sempre più per Salvini o anche M5S.
Quindi i tanto amati Draghi, Lagarde e Merkel, nel migliore dei casi dovranno ancora una volta digerire Mr Spread 500/Bunga Bunga, onde evitare un’avanzata del populismo, che stando ai sondaggi di qualche mese fa è ben superiore a quello visto in Francia.
Nel frattempo in Austria Domenica si vota. I risultati vedono una vittoria della destra popolare la quale per governare dovrà avere l’appoggio della destra ultranazionalista. In bocca al lupo Europa.