MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Variazione annua in percentuale dell’indice Dow Jones dal 1930 in poi.

 

Questo grafico ci fa comprendere bene, come il Mondo della finanza sia fra i più cinici, ma allo stesso tempo più stupidi fra tutti quelli che conosciamo.

 

Forse la stupidità sta proprio nell’uomo, che una volta a contatto con il dio denaro, riesce ad esternarla in modo evidente. Stupidità che fa rima con avidità.

 

Qualche illuso potrebbe pensare che il progresso della società e del modo di legiferare porti anche gli stessi mercati a maturare sempre più, evitando le crisi del passato.

 

Il grafico in oggetto ci conferma che non è così:

 

La forte espansione monetaria e quindi del debito, abbinata a strumenti sempre più evoluti e complicati da comprendere ha portato nel corso degli anni a crisi sempre più amplificate rispetto alle precedenti.

 

Viste le dinamiche del passato, alla luce anche del leverage sempre più grande, nessuno ci può rassicurare sul fatto che non assisteremo più ad una crisi simile o superiore alle precedenti.

Ovviamente sia ben chiara una cosa: in borsa, storicamente si guadagna al rialzo e non al ribasso, in quanto è decisamente maggiore il tempo trascorso durante le fasi toro rispetto a quelle orso.

 

Resta il fatto però, che sono proprio i periodi di maggior crisi ad essere i più redditizi per fare shopping e non quando tutte le sirene gridano all’ottimismo.

 

Diversamente da quello che si sente dire invece, dai primi anni ’90 sono diminuiti decisamente i tempi di frequenza tra una crisi e l’altra.

Quindi, detto in pratica, la crisi si presenta raramente, ma quando si manifesta si fa sentire in tutta la sua interezza.

 

Ad oggi, pertanto, nel caso si rispettasse la frequenza degli ultimi 30 anni, potremmo dire che i tempi per una crisi siano quasi già maturi. In soccorso di questa statistica nei giorni scorsi abbiamo focalizzato alcuni punti di Fibonacci che interessano indici guida come SP500 e Dax.

Lungi da noi dal voler essere dei chiaroveggenti o dei corvi sul ramo in attesa della carogna da mangiare.

 

Il nostro compito è quello di utilizzare tutti gli strumenti a nostra disposizione al fine di valutare correttamente il rapporto rischio/rendimento che da qualche giorno definiamo pessimo.

L’approccio al mercato è un fattore essenziale per essere il più anti-fragile possibile. Qualora le borse proseguissero il loro cammino indisturbate verso nuovi massimi da capogiro, avremmo perso un treno, il che è differente dall’averne preso uno che viaggia alla velocità di un freccia rossa ma sul tratto indicato nella foto.

Categories: Miscellanea

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