Dax Future
Ieri era il giorno di set-up e il mercato ha confermato di rispettarlo con una precisione millimetrica. Ciò ci consente di ritenere alquanto attendibile il ciclo Elliott-Fibonacci che misura il trend ribassista iniziato ad Aprile del 2015.
Quota 10720 rappresenta la resistenza più importante in ottica di lungo, oltre la quale vi sarebbe un allungamento fino a 11200, mentre in assenza di segnali di rottura rimane ancora elevato il rischio di rivedere 9950, dove si trovava il vecchio obiettivo.
Come sappiamo è dal 15 di Agosto che i mercati non esprimono una tendenza chiara, salvo alcuni mercati emergenti sui quali la liquidità è affluita con più decisione.
Operare in questo contesto laterale con esposizione elevata comporta un rischio al quale non siamo abituati a partecipare.
Generalmente la barra di set-up come quella avvenuta ieri, delimita i punti di supporto e resistenza da seguire nel breve.
L’ampiezza di tale barra è infatti compresa tra 10530 e 10655.
L’uscita da detto range pertanto dovrebbe imprimere un movimento in direzione della rottura almeno fino al prossimo set-up previsto per il 31 di ottobre.
Fra i settori che si sono mossi meglio in questo contesto laterale troviamo, il tech, il retail, l’oil, le basic resource, l’assicurativo e il bancario. Real estate, utility e telecomunicazioni quelli peggio, che guarda caso sono i maggiormente esposti ad un rialzo dei rendimenti di mercato.
Fra le asset class spicca il petrolio, che si contrappone ad una fase ancora debole dell’oro. Ad oggi non troviamo asset che presentano convergenze ribassiste, segno che stiamo vivendo un periodo di attesa, ben giustificato dagli appuntamenti politici delle prossime settimane.
Il mercato americano, sembra quello più sofferente nel breve. Assistiamo infatti ad un deflusso di liquidità che sembra prendere la strada in favore di mercati rimasti più indietro. Questo è il tipico atteggiamento di un mercato privo di idee, ma allo stesso tempo rarefatto in termini di volumi.
Volumi in diminuzione che hanno spinto molti hedge e Hft ad abbandonare certi mercati, in favore del Forex, sul quale, guarda caso, si sono manifestati flash-crash improvvisi, come quelli visti sul chf o sul gbp.
Future Sp500
Sull’indice americano è bene evidente l’importanza del supporto di 2115. Una rottura confermata dello stesso darebbe luogo ad un’inversione di tendenza marcata, per target 1970 nel medio.
Quota 2150 costituisce una prima resistenza oltre la quale affiorerebbero nuovi compratori. Il mercato presenta una buona direzionalità a differenza di altri indici, ragione per la quale attendiamo movimenti definiti alla rottura di 2150 o di 2115.
Bund daily future
Il mercato dei bond sembra aver arrestato la tendenza correttiva, proprio in attesa della riunione Bce di domani.
Sono presenti infatti divergenze positive, che potrebbero spingere il Bund anche fino a 164,70 punto sul quale è presente una resistenza importante.
Il quadro di fondo tuttavia sembra aver girato al ribasso da circa una settimana. Tale evento non capitava dal maggio 2015 periodo in cui il decennale tedesco fu oggetto di massicce vendite che provocarono un rialzo dei tassi di circa un punto percentuale. Il supporto principale è situato a 162,50.
Bund vs BTP
In questo grafico vediamo l’andamento dello spread tra il titolo di stato tedesco e quello italiano. Ci stiamo muovendo in un contesto laterale, ma la predisposizione è favorevole al Bund.
Un rialzo dei tassi Usa finirebbe per restringere liquidità sui mercati a danno del risk-on.