Il tema centrale dei prossimi mesi sarà sicuramente quello del bail in.
Ormai sono noti i rischi ai quali possono andare incontro i correntisti, vista la campagna mediatica che si sta facendo in questi giorni.
Le banche come sappiamo, sono diventate degli hedge fund a tutti gli effetti, se pensiamo al moltiplicatore degli impieghi rispetto al patrimonio e ai depositi effettivi.
Un livello di sofferenze superiore al 10% degli impieghi mette seriamente a rischio la vita di una banca e insieme ad essa quella degli obbligazionisti e dei correntisti.
Molti hanno la pretesa di stilare una classifica al fine di trovare le banche più sicure nelle quali depositare i soldi.
Valutare una banca, sulla base dei ratios dichiarati è un’impresa assai pericolosa, che spesso non esclude i rischi occulti ai quali ci possiamo inconsapevolmente esporre.
Speso le sorprese negative arrivano proprio dai crediti non a rischio.
In realtà quindi non esiste la banca della sicurezza assoluta.
L’unica arma che il correntista può avere, oltre a quella di possedere degli asset alternativi ai soldi liquidi, è quella di diversificare in più istituti, magari di differenti paesi.
Sfatiamo quindi il risparmio dei costi di tenuta conto. Meglio spendere 100 euro in più all’anno, ma avere diversificato su più fronti.
Accentrare su una sola banca vi pone a rischio cigno nero.
Ovviamente stiamo parlando per conti correnti superiori ai 100 mila euro, anche se in caso di crisi bancarie più manifeste ci sarà da discutere anche sul resto.