Le commodities trovano solitamente un buon supporto nei costi di produzione (che poi il mercato può ignorare, anche se non per troppo tempo).
Ecco i limiti di produzione del petrolio.
Sembra palese l’attacco allo shale oil i cui costi di produzione sono attorno agli 85 dollari al barile. Le aziende shale sono piuttosto piccole e molto indebitate, un periodo anche breve di bassi ricavi può farle saltare. Che gli arabi se ne siano accorti?
Diverse aziende di estrazione di shale oil pagano il 10% del fatturato per l’indebitamento, quindi praticamente il loro prezzo “sostenibile” è sui 100 dollari.
Le jeux sont fait.
Se poi ci mettiamo anche l’Isis che vende a 20$ al barile per incassare soldi e finanziarsi, diciamo che possiamo a vere un quadro più veritiero della guerra che si combatte sul fronte petrolio.