MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Banca MPS è uscita molto malconcia dagli stress test della BCE ed è stata subito penalizzata dal mercato inanellando un -39% in una settimana.

MPS era in condizioni critiche da diversi anni. Due anni fa era stata aiutata dallo stato con 4 miliardi, restituiti secondo fonti del Governo per 3,5 miliardi più interessi dopo l’aumento di capitale di quest’estate che ha portato nelle casse di MPS circa 4,5 miliardi.

La banca però in un periodo di liquidità facile, ltro, tltro, pasti gratis (prendi in prestito a quasi zero, compra btp a 3-4% ) non è mai riuscita a darsi una stabilità. Se non ci riesce in queste condizioni, si può pensare in un contesto di mercato normale, in cui ritorni il concetto standard  di rischio e rendimento.

Profumo poco dopo l’aumento di capitale aveva detto che “finalmente MPS poteva tornare a fare la banca, a fare utili, a prestare soldi e fare il bene del cliente”. Al momento i mercati non sembrano concordare.

Per il momento la situazione è ancora “buona” nel senso che i veri problemi ci saranno quando la banca dovrà rimborsare delle emissioni o andare sul mercato per l’aumento del capitale: chi vuole prendersi debito o capitale di una banca che sta facendo il secondo aumento di capitale in meno di un anno e considerata la più disastrata d’Europa, inoltre immersa in un contesto come l’Italia che non è rose e fiori? Considerata poi tutta la politica che gira intorno, non credo ci sarà la fila degli investitori o fondi. Nemmeno gli investitori italiani si muovono, tanto è vero che Intesa si è defilata subito davanti alle voci di un possibile salvataggio o fusione.

Insomma, la situazione è veramente critica.

Il Presidente della Regione Rossi propone comunque una soluzione: MPS potrebbe dilazionare maggiormente la restituzione dei Tremonti Bond, quindi questo porterebbe MPS a dover richiedere solo 1,3 miliardi contro i 2,1 richiesti dalla BCE per l’aumento di capitale. Inoltre vendendo assett non strategici, passerebbe a meno di 1 miliardo di richiesta. A questo punto il Governo dovrebbe intervenire per aiutare temporaneamente la banca a mantenere la sua stabilità e indipendenza.

Interessante come i bond MPS abbiano perso molto poco rispetto alle azioni, rimanendo in buona parte abbondantemente sopra la parità. Sembra quindi il rischio della banca sia percepito dall’azionariato ma non dai bondholder che si sentono maggiormente tutelati.

Curioso come UBS sia salita al 3,4% di MPS prima della pubblicazione dei risultati della BCE. Ora gli adviser di UBS e di Citigroup stanno lavorando con i vertici della banca per vedere come la banca potrebbe recuperare i 2,1 miliardi. Certe volte il concetto di insider trading è abbastanza sfumato, sarà l’emergenza contingente.

Ciliegina sulla torta è poi la condanna (anche se meno pesante del previsto) per Mussari per i derivati con cui MPS ha comprato AntonVeneta, notizia proprio del 31.10 creando un grosso buco nel capitale della banca senese.

Infine concludo lasciandovi con un gioco: trova le differenze nei due grafici sotto.

 

 

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bes

 

 

Se MPS dovesse  fare la stessa fine di BES, non sarebbe bello per l’Italia perchè 600 anni di storia verrebbero letteralmente buttati nel cestino. Comunque non è ancora detta l’ultima, noi italiani siamo pieni di magheggio-risorse. Amico, capisci amme …

Categories: Miscellanea

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