MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

“Le cose cambiano molto per rimanere sempre uguali, solo i computer sono più veloci.”

Era il 19 ottobre 1987 (poco più di 23 anni fa) quando i il DOW subì un tracollo di quasi il 23% in un giorno. Un momento storico per i mercati e per l’umanità, dove l’uomo fu riportato dai mercati stessi alla realtà delle cose.

Da allora sono cambiate molte cose, molte regole, sono apparsi molto prodotti, ma l’indole umana rimane quella.

Vediamo alcuni insegnamenti che possiamo trarre dal 1987 per non rifarli in caso di altri ribassi:

1. Rimanere obiettivi mentre gli altri si fanno prendere dal panico

Facile a dirsi, difficile a farsi. Comunque rimanere freddi e obiettivi è il consiglio migliore anche se la mente fa arakiri e il cuore diventa un kamikaze dei mercati.

2. Compra sulla paura, vendi sull’euforia.

Warren Buffett ce la fa,quasi sempre. Noi possiamo almeno provarci andando contro le nostre emozioni mediante disciplina e fermezza che ci permettono di rimanere aderenti alle nostre strategie.

3. Fai una lista di “cosa comprerei se il mercato facesse un crash”

Essere pronti nel momento del crash è utile per rimanere obiettivi e sapere cosa fare. E’ un po’ come se venisse un terremoto e il cervello automaticamente seguisse delle regole imparate da piccoli per l’autodifesa. Il crash non è il momento di pensare, bisogna aver pensato prima.

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4. Occhio al beta

Solitamente i prodotti che salgono velocemente sono anche quelli che scendono velocemente. Quindi se pensate stia arrivando un crash o un momento non buono abbandonate le idee speculative e andate su prodotti finanziari solidi e liquidi (grosse aziende ad esempio). In fondo se arrivano grosse onde meglio essere sulla petroliera più grande del mondo che su un’aliscafo velocissimo. Stare flat a volte non è un reato ma una buona assicurazione.

5. Non è vero che non può accadere

Uno studio americano ha modelizzato il crash del 1987 e ha spiegato che l’evento è 25 deviazioni standard lontano dalla media. Quindi qualcosa di praticamente quasi impossibile ma che è successo. Per cui ricordiamoci che è vero che un disastro è poco probabile, ma non impossibile, per cui difendiamoci con assicurazioni come la diversificazione, i piedi di piombo negli investimenti e il buon senso.

6. Togli il rumore di fondo

Le correzioni del 10% sono normali, le news fuorvianti anche. Tieni la “big picture” salda in mente e non farti deviare dalle notizie del momento.

7. Se perdi soldi, non andartene

Se perdi soldi vieni preso dallo sconforto, e spesso abbandoni il mercato, soprattutto dopo un grande crash, proprio nel momento in cui ci sono le occasioni migliori.

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8. Non ribilanciare il portafoglio in base al calendario

Ribilancialo in base agli eventi macro, ai tassi, ad altri elementi ma non in base al calendario. Il calendario non è il metodo migliore.

9. Attento al rischio, ora è maggiore

La presenza degli HFT aumenta i volumi dei prodotti finanziari e il rischio associato. Poni attenzione a questo.

 

Categories: Miscellanea

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  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
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    "È meglio avere quasi ragione che completamente torto" W. Buffett

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