MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Ho riflettuto molto su quale è il rischio più grosso presente attualmente sui mercati.

Da un lato ci sono le epidemie: l’ebola potrebbe essere la peste del XXI secolo, non tanto perchè attualmente sia diffusa a sufficienza per esserlo, quanto perchè gli stati non stati non stanno facendo molto per contenerla.

Da un altro punto di vista, dello scollamento tra economia reale e finanza ne abbiamo già parlato numerose volte, non credo sia necessario dilungarsi.

Sui rischi geopolitici si potrebbero spendere numerose pagine. La situazione Russia Crimea è stata dimenticata dai media ma non è risolta, l’Iran ha fatto un trattato ad inizio anno per il blocco della rmi nucleari ma il 24.11 ci sarà un nuovo incontro, l’Isis si sente solo quando decapita qualche povera persona ma è un problema ancora presente e minaccioso.

La guerra del petrolio è in corso, con il il petrolio che sembra scendere nemmeno sgorgasse dai fossi.

L’europa è ancora un’accozzaglia di stati che non trovano un intesa, metà dei quali con rischi associati al debito molto alti. E’ bastata una minaccia della Grecia di andare ad elezioni per scatenare un putiferio. La Francia sembra sempre più Piigs e l’Italia è sempre conciata peggio. Perfino la Germania comincia a retrocedere.

Il credito facile delle banche centrali prosegue, con aziende che possono prendere capitali a zero e sopravvivere anche in situazioni precarie. Per le banche a breve c’è il Draghi-Fact-Checking, vediamo che succede.

L’economia mondiale sta rallentando, come detto al FMI, tanto è vero che la Fed sembra più preoccupata di questo che non della disoccupazione o del credito. La Fed vuole che gli usa accelerino, ma se il mondo rallenta gli USA da soli non ce la possono fare.

Gli assett finanziari sembrano piuttosto pompati dal credito facile.

 

Managing Risk

Tutti questi elementi potrebbero essere già di cattivo auspicio, ma la cosa che mi preoccupa di più non è in questo gruppo. E’ l’anestesia celebrale degli investitori fatta dalle banche centrali. Ormai il driver è la liquidità delle banche centrali e la sicurezza che le banche centrali comunque interverranno (un po’ il mantra di Draghi “faremo quello che servirà” che gli si è rivoltato contro). Gli investitori, che siano istituzionali, aziende, fondi, privati, sono comunque convinti che le banche centrali salveranno ogni situazione e comunque interverranno e non sono pronti a nessun tipo di capovolgimento di fronte.

Un -15% dei mercati come quello visto da Luglio ad oggi (ad esempio sul Dax, con azioni che hanno fatto anche -20%) non ha intaccato minimamente il pensiero bullish di molti convinti che è la solita correzione. Può anche essere vero che sia la “solita” correzione (anche se i volumi che si vedono sotto mi lasciano perlomeno perplesso), ma se non lo è, quando i bullish prenderanno coscienza della situazione, che succederà visto che tutti contemporaneamente tireranno lo sciacquone del water?

E’ questa mancanza di prudenza a tutti i livello che mi preoccupa, l’assenza di risk management o meglio, il fatto che il risk management non si basi più sulla deviazione standard ma sulla convinzione che “tanto alla peggio qualcuno interviene stampando e risolve”.

 

Categories: Miscellanea

Comments are closed.

  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
  • Massime dalla Finanza

    "Regola n° 1: non perdere mai denaro. Regola n°2: non dimenticare mai la regola n°1" W. Buffett

    "È meglio avere quasi ragione che completamente torto" W. Buffett

    Non è importante che tu abbia ragione o torto, ma quanti soldi si fanno quando hai ragione e quanto si perde quando si ha torto. G. Soros

    Il nemico principale dell'investitore è probabile che sia se stesso. B. Graham
  • Siti

     Consulenza Vincente



  • License e Copyright

    Licenza Creative Commons

    Il blog e i relativi post sono distribuiti con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.