Un evento personale che mi è capitato recentemente mi ha permesso di pensare in silenzio, con calma ma soprattutto spogliato di tutte le informazioni, credenze e dicerie che il mondo ci mette in testa, l’altra notte in un silenzioso pronto soccorso della Lombardia.
Mi son trovato solo davanti alla fragilità dell’uomo e dell’umanità e mi sono accorto che stiamo vivendo un periodo strano: il periodo del Delirio di Onnipotenza dell’Umanità.
Non so se i motivi sono storici (l’assenza di guerra mondiali che riportano l’umanità ad un punto zero e che hanno caratterizzato i secoli precedenti), non so se è colpa della tecnologia e della rivoluzione industriale. Al momento non mi interessa capirne la causa, ma descriverne gli effetti che si vedono.
ECOLOGIA
Spesso ci occupiamo dell’umanità ed è appunto umano in quanto ne facciamo parte, ma il vero long term trend che ci deve preoccupare è quello ecologico. Stiamo spremendo la terra come se fosse un limone e prima o poi il succo finirà. Studi specifici del WWF (che per diversi anni ho sempre considerato un gruppo di simpaticoni con un bel logo, quello dell’orso) e di Greenpeace rivelano che stiamo superando una serie di soglie di non ritorno: dalla distruzione delle specie marine, alla presenza di CO2 nell’atmosfera, alla riduzione dei ghiacci del polo. Lo dicono da anni e i processi si stanno accelerando esponenzialmente con l’aumento della popolazione e della classe media mondiale. Esponenziale significa incomprensibile per l’uomo spesso, perchè oggi tagli una pianta, domani 2, dopodomani 4 e in un anno la foresta amazzonica non c’è più. L’uomo non è in grado di capire questi processi, ma gli effetti si vedono: vedi Genova, vedi l’estate strana, vedi gli inverni miti. Qualcosa sta cambiando, ma l’uomo pensa sempre di potercela fare, nascosto dietro quel, non tocca a me.
EBOLA
Qui oltre all’onnipotenza c’è la stupidità: massi che vuoi che sia è un problema africano. Abbiamo visto: casi a Madrid, casi a Dallas. Si è partiti con qualche servizio sensazional-buonisti su qualche media nazionale per arrivare a: “E’ come l’aids”. Pensiamo di poter controllare un virus in condizioni completamente diverse dalle ultime sue diffusioni: è cambiata la zona di diffusione (Africa molto più occidentale), è cambiata l’interconnessione della zona (l’Africa occidentale è molto connessa con il resto del mondo), sono cambiati i soldi disponibili per contenere la diffusione del virus (la leva del debito anche in USA come nell’Europa è alta e spendere e spandere alla Bush non è più consentito), è cambiata la globalizzazione (oggi tutti sono connessi con tutti con aerei che fanno voli da qualunque paese a qualunque paese, andare da Tokyo a New York è solo un problema di fusi orari). E l’umanità nel suo delirio di Onnipotenza ha pensato bene di dire: diamo qualche soldo a quei poveracci degli africani e saluti.
ISIS
Un movimento che nasce dalla bramosia di potere, di soldi, di controllo che annebbia le menti con la religione. Movimento facile da infuocare, grazie alle missioni “umanitarie” che sono state fatte negli anni. Anche qui: andiamo, salviamo, torniamo. Poi le missioni umanitarie diventavano guerre di imposizione, distruggendo interi paesi e coltivando l’odio per gli invasori aiutanti. L’Iraq una su tutte, nata perchè c’erano i depositi di armi chimiche, disegnati con la biro sulle mappe satellitari e a posteriori dichiaratamente indicate come non esistenti. L’occidente Cristiano che vuol dominare l’oriente Musulmano mediante salvataggi e droni e che in risposta ha odio e violenza.
BANCHE CENTRALI
Qui forse c’è la chiave di volta. Come al solito sono i soldi a fare il potere e a far girare il mondo. Le banche centrali, vista dal punto di vista ingegneristico, stanno tenendo in piedi un sistema inefficiente mondiale. Il credito facile permette la sopravvivenza a realtà che per il principio di Darwin dovrebbero essere già morte e sepolte e usate come concime per altre più floride. La liquidità in sovrappiù permette quindi di mantenere impianti non a norma, non efficienti (con impatto sui consumi della nostra amata terra e sulla produzione di scarti tossici), blocca la crescita tecnologica (dover sopravvivere aguzza l’ingegno, poter sopravvivere senza grossi sforzi no), spinge la crescita demografica (vero che i salari calano, ma la non paura di periodi di magra spinti dal credito facile non ferma la crescita demografica).
L’intervenire sul mercato delle commodities porta interi stati basati sulla vendita di una commodities a morire di fame o prosperare. Le banche centrali non pensano a questo, pensano a salvare la pellaccia del mondo occidentale, il modello capitalistico. Forse pensano ad evitare sommosse popolari o problemi sociali, anche se ho i miei dubbi che i grandi oligopoli abbiano in mente qualcosa di diverso dal Dio denaro e dal poterlo usare a loro piacimento tenendo il popolino in uno stato di limbro psicologico dove stanno benino e non danno fastidio.
CONCLUSIONE
Questo è il mondo attuale: un mondo di finta pace, di finto controllo, dove ci si scanna per due sedie e non si ragiona sul lavoro. Un posto dove ormai la mentalità anche ai livelli alti è dell’oggi, al massimo del domani. Ma i trend di lungo termine dove sono finiti? Dove sono gli statisti degli anni passati?
E, come detto sopra, ricordiamoci che i trend di lungo termine sono sempre esponenziali. Quindi poco comprensibili e ad un certo punto, esplosivi.