Riporto un’interessante riflessione che ho recentemente trovato in un libro. L’avevo proposta du FB (pagina borsadocchiaperti) ma visto che è stata ritenuta interessante da più lettori la riporto anche qui per chi non l’avesse vista.
I vecchi eroi
I vecchi eroi erano coloro che erano in prima linea, che vivevano le conseguenze delle proprie azioni. I comandanti, i generali, gli imperatori, quando decidevano di attaccare un popolo erano in prima linea al comando delle loro armate o al peggio sul campo di battaglia. Questo li rendeva grandi uomini, rispettati, perchè metteva “skin on the game” ovvero ci mettevano la loro pelle a garanzia delle loro decisioni. Quando prendevano decisioni sbagliate il loro impero crollava, il loro dominio distrutto, loro e le loro famiglie spesso annientate. Loro vivevano il rischio, lo provavano sulla loro pelle e queste li rendeva più accorti nelle decisioni.
I nuovi eroi
I nuovi eroi, ovvero coloro che hanno risonanza mediatica e gestiscono i destini del mondo, sono accademici, professori, studiosi, politici, ma nessuno di loro ci mette la pellaccia. Quando Bush decise la guerra in Iraq, non pensò nemmeno 1 secondo di andarci. Per loro il mondo è solo un grosso risiko, i cittadini un ecosistema da tenere in piedi grazie al “sacrificio necessario” che però non deve coinvolgere loro, i generali. Quando uno decide ma non si mette in gioco, quando uno comanda ma senza correre rischi, non ha il diritto di comandare come non ha il diritto di giocare.
La decisione deve essere associata al rischio perchè poter decidere facendo rischiare e pagare gli altri è troppo comodo.
Ma questa è la società moderna: io decido tu rischi. Un gioco dove a smenarci sono sempre quelli che non posso decidere e a guadagnare quelli che decidono.
Questo è il mercato di oggi, grazie alle banche centrali.
Nessun eroe, solo giocatori che fanno all-in rischiano il culo delle masse che guidano e/o controllano.