“Non prenderò ordini dalla Troika o dalla Bce. Decido io sulle riforme”
Città della Pieve, vi dice nulla? In questo luogo Draghi ha la tenuta di campagna, e un incontro che doveva rimanere segreto tra il premier Renzi e il governatore della Bce è finito su tutte le pagine dei giornali.
La cosa ancora più grave, è che il “Bomba” ha ammesso che questi incontri avvengono quasi periodicamente una volta al mese.
Nei giorni scorsi, come vi dicevo, le uscite da campagna elettorale di Renzi erano solo teatro al fine di non perdere i consensi, mentre sotto sotto a guidare il nostro Paese sembra proprio la Bce.
Personalmente rimango sconcertato da tutto ciò, in quanto sembra di vivere dentro ad un film thriller, nel quale dietro le quinte si abusa del proprio potere fregandosene delle sedi istituzionali e del rispetto alla democrazia.
A questo punto mi resta facile malignare su tutto, anche che la Bce abbia provveduto ad acquistare quasi indirettamente titoli italiani, manipolandoli a suo uso e consumo per il raggiungimento degli scopi prefissati. Il mercato che diventa non mercato. Siamo ai limiti della Repubblica di Weimar.
Basti pensare che oggi l’Italia ha visto un forte incremento del debito pubblico, che in sei mesi è lievitato di circa 100 mld. Il motivo è da ricercare nell’impennata delle disponibilità di cassa. In sostanza il nostro Paese ha acceso debito in cambio di cash fresco, con un obiettivo piuttosto sconosciuto. L’ipotesi più probabile è che il Governo abbia sfruttato lo scenario favorevole dei tassi per aumentare le riserve disponibili in caso di nuovi shock. Ma tutti questi soldi che lo Stato prende attraverso il collocamento dei bond da dove arrivano? Dagli imprenditori che non sanno come impiegare il denaro guadagnato attraverso questo formidabile ciclo economico? Dall’inflazione galoppante?
Ci troviamo in deflazione. Le imprese stanno soffrendo. Il cash viene prosciugato dal fisco. In giro troviamo sempre meno moneta circolante.
Chi se non i circuiti bancari con a capo la Bce, può sottoscrivere debito, e in particolar modo quello di un paese ormai con gli stessi numeri della Grecia di 4 anni fa?
Voglio ricordare, che il modus operandi di Draghi è questo. Incontri segreti o privati tra i vari premier, senza che l’opinione pubblica abbia la dovuta trasparenza, al fine di fare le proprie valutazioni.
Inutile quindi fare delle scelte in mercati che non sono più mercati. L’unica cosa che mi sento di dover dire è che questo processo porterà prima o dopo ad una sfiducia nella moneta, alla quale è bene pensarci. La credibilità del sistema della Moneta Unica sta diminuendo sempre più. Una ragione in più per guardare ad una diversificazione dei portafogli, il più globalizzata possibile.
Personalmente il vedere un Premier che dice la frase evidenziata all’inizio e il giorno dopo correre a casa di Draghi, mi avrebbe quasi destabilizzato se non avessi già da tempo individuato il soggetto per quello che è.
Avanti quindi con il QE de noi altri da 1000 mld……….Come detto da tempo, gli emergenti hanno aperto il cappello da tempo per riscuotere.
