“One of the largest bullish factors is burgeoning worldwide liquidity, thanks to expansive monetary policies by central banks. That has helped fuel a surge of foreign investing that could propel US stocks higher, regardless of what happens to the American economy, some analysts say…
Low interest rates also help stocks by making Treasury securities, certificates of deposit and other interest-paying investments less attractive. The sluggish economy, meanwhile, keeps the Federal Reserve from driving up interest rates and prevents inflation from overheating…
Also, the sluggish economy–by keeping manufacturing rates low–discourages money from flowing out of financial assets into such investments as factories and machinery.”
– LA Times, March 8, 1987; a few months before the October 1987 crash
Traduzione
“Uno degli aspetti che spingono il mercato bullish è la presenza di liquidità sovrabbondante nel mondo, grazie alle politiche monetarie espansive delle banche centrali. Questo ha fatto da propellente a numerosi investori anche esteri che sono venuti a portare i loro soldi in USA spingendo l’azionario sempre più in alto, non preoccupandosi di cosa succede all’economica americana, dicono alcuni analisti …
I bassi tassi di interesse hanno favorito il mercato azionario, rispetto a meno interessanti certificati di deposito, bond e simili che hanno rendimento molto meno interessanti. L’economia però si muove molto lentamente e questo porta la Fed a non alzare i tassi onde evitare un rischio inflazione.
Inoltre, sempre la lenta ripresa economica scoraggia l’ambiente industriale a investire in industrie e macchinari e spinge a lasciare i soldi nel mondo finanziario.”
Sinceramente non trovo differenze con oggi. E dire che al gioco delle differenze me la sono sempre cavata benino … 😉
fonte: zh
