Premetto che mi ci è voluta una settimana per riprendermi 🙂
Il risultato del M5S tra il 20 e il 21 alle europee nasconde la vera realtà delle cose.
Premesso che il Pd aveva anche il vantaggio che si votava in alcuni comuni rossi come Firenze, per le amministrative, che ha spinto molti elettori ad andare a votare, il nostro Beppe Grillo, questa volta l’ha fatta veramente fuori dal suo vaso.
Una campagna elettorale a dir poco fallimentare, fatta solo di grida e proposte che non hanno più di tanto sensibilizzato le piazze, facendo dimenticare oltretutto il vero motivo per cui dovremmo mandare tutta questa gente a casa.
Certe volte, mi viene addirittura da pensare che il comico di Genova abbia tirato la volata al ragazzo di Rignano sull’Arno, facendo confluire l’incazzatura degli italiani in un voto inutile, ma non voglio arrivare a tanto.
Fatto sta, che dopo oltre un anno di legislatura dobbiamo tirare una riga e fare un pò di somme.
1) Gli elettori, conservatori, progressisti, incazzati o rivoluzionari che siano, vorrebbero sempre e comunque essere rappresentati attivamente nell’attività parlamentare del proprio Paese.
Il M5S sembra aver fatto di tutto per rifiutare qualsiasi tavolo attraverso il quale spostare la bilancia verso quegli italiani che volevano un cambiamento direzionale concreto.
2) Un movimento non può ridursi ad una setta.
Un cambiamento si consegue anche attraverso un’azione intelligente di pseudo-compromessi con le forze politiche che più sono disposte ad accettarlo. Invece, nel corso dei mesi il M5S ha fatto di tutto per apparire agli occhi di molti elettori come una setta, nella quale due erano le menti, contro le quali era vietato fare proposte innovative e utili. Una volta che qualche coraggioso provava a rimettere in gioco alcune cose, puntualmente veniva giudicato da 44 mila idioti che non avevano un xxxxx da fare se non stare lì al computer a sparare puttanate e a votare online, magari offendendo pure. Dico 44mila e non i 7 milioni che erano andati alle urne.
3) Una moltitudine di consensi va moderata e coltivata accuratamente.
Ebbene, i 44 mila fedelissimi a Grillo, mai una sola volta hanno contraddetto il capo della setta, nel giudicare un dissidente o un parlamentare che andava fuori le righe anche inconsapevolmente. Ho perso il conto, di quanti onorevoli o senatori siano stati cacciati. Questo in termini di voti costa e molto. Altra cosa sarebbe stata quella di gestire il tutto, allargando le ideologie. Del resto se si vuole il 100% dei voti non si può pretendere che tutti siano dei cloni di Beppe Grillo & Co.
4) La rete non è tutto e il linguaggio va moderato.
Forse lo ha capito troppo tardi, ma pensare di fare il pieno di voti senza farsi vedere in televisione è pura utopia. Non a caso la differenza questa volta l’hanno fatta i pensionati e i moderati, che addirittura si sono più sentiti rappresentati nella Lega, visto che la stessa, con la campagna anti Euro aveva sensibilizzato qualche malcontento. Anche Tsipras ringrazia Grillo, superando il 4%.
5) Ma come si fa a dire: sono oltre Hitler?
Un suicidio, nonostante il significato di ciò che voleva trasmettere alla gente questo messaggio. Il solo nominare il dittatore nazista dopo che nelle settimane precedenti una gaffe simile era stata fatta con il riadattamento della poesia di Primo Levi, poteva essere evitato. Del resto si sa quanto l’argomento sia delicato. Esistono altri mezzi per attirare l’attenzione della gente. Magari un programma reale, senza parlare di turbine costruite da stampanti 3D.
6) Vogliamo parlare degli streaming pubblici quando si fa le scenate e degli incontri privati che vengono fatti con il capo dell’estrema destra Nigel Farage?
Questo è troppo…………ha veramente perso la testa………….FERMATELO!!!
Detto questo credo che si possa tirare la seguente conclusione:
Il M5S ha conseguito un risultato estremamente importante, al netto delle puttanate di Grillo, del “capellone occhialuto” e della Lombardi, che proprio non riesco a mandar giù.
Se persone davvero intelligenti, preparate politicamente e diplomaticamente, avessero preso le redini del movimento al momento giusto le cose sarebbero andate oltre ogni più rosea aspettativa.
Personalmente, nonostante abbia votato M5S sperando che molti italiani avessero dimenticato, e le 80 euro di Renzi e le cazzate di Grillo, credo che in assenza di un cambiamento direzionale importante, il Movimento sia destinato a scomparire nel nulla, nonostante, la quasi maggioranza degli italiani abbia poco a che spartire con questa politica.
La paura è che, rimanendo ferme le cose, la protesta o il malcontento si spostino verso un territorio altamente pericoloso, fatto di estremismi e ideali poco consoni ai diritti umani.
Per questo a Grillo e ai suoi delfini suggerisco di fare un passo indietro, o quantomeno l’annuncio di un primo Congresso Nazionale, composto anche dagli ex (a differenza di 44 mila pseudo elettori che votano in rete), che tracci un cammino più amorevole, costruttivo e longevo. Del resto in politica e in democrazia è così che si fa.
