Come vi ho detto più volte sono contrario ai QE, al fine di rilanciare l’economia.
Tuttavia, se di QE si deve parlare, preferirei che la Bce agisse sui debiti sovrani, piuttosto che sugli Abs in mano alle banche.
Secondo le indiscrezioni uscite sulla stampa tedesca, come sappiamo, la Bce si appresterebbe entro qualche mese, a varare una manovra quantitativa di 1000 mld di euro.
Dalla conferenza e dalle dichiarazioni rilasciate, l‘ipotesi più probabile volge in favore di acquisti di crediti bancari, al fine di incentivare le banche a ritornare a prestare.
E’ L’ORA DI FINIRLA DI VIVERE DI DEBITI.
A detta degli esperti il mercato degli Abs in Europa sarebbe piuttosto limitato. Tuttavia lo riterrebbero più efficace, anziché agire su acquisti di debito pubblico.
A detta del sottoscritto invece, sarebbe l’ora di pensare un po’ più al popolo, sul quale grava un debito pubblico medio europeo vicino al 100%, piuttosto che continuare ad aiutare sfacciatamente un sistema bancario che si è rivelato tutt’altro che amichevole nei confronti della gente comune quando si tratta di fare il muso duro.
Pertanto, se di QE dobbiamo parlare, preferirei acquisti sul debito pubblico in proporzione al Pil di ciascun paese dell’Ue.
Questo darebbe modo di risparmiare qualche decimale in termini di interessi, ma soprattutto di consentire un minor rigore in termini di conti pubblici, atti a rilanciare l’economia, attraverso la spesa per investimenti, agendo magari con dei vincoli di abbassamento di quella corrente.
Del resto Giappone e Usa hanno monetizzato ben oltre il 20% del proprio debito, attraverso gli acquisti della banca centrale.
Ciò permette loro, in qualche modo, di essere meno vulnerabili ad un rischio tassi.
Nella peggiore delle ipotesi si beccheranno una sonora svalutazione del cambio, ma almeno, oltre a scongiurare la deflazione, avranno riacquistato un minimo di competitività.
Purtroppo a Mario Draghi & co. della gente comune frega un baffo.
Purtroppo, le misure non convenzionai in Europa si sono rivelate fino ad oggi al servizio delle banche. Il resto, anche gli Stati stessi (vedi Grecia), possono attaccarsi ad una fune o ristrutturare il proprio debito, a spese dei piccoli risparmiatori.
Non ho quindi una sensazione positiva.
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“La nostra moralità farà bancarotta prima delle nostre finanze.” Steve Maraboli