MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

L’europa è un mondo antico, dove la civilità si è evoluta (non che in altre parti non sia successo sia chiaro, solo questa è stata la culla di grandi civiltà che hanno segnato i destini del mondo) e dove viviamo noi.

L’europa unita è un progetto ambizioso, ritengo giusto e molto lungimirante. E’ un percorso grandioso che gente illuminata ha creato per evitare quello che è successo nella prima guerra mondiale e nella seconda, con intenti più o meno positivi (alcuni per tenere sotto controllo la Germania, altri per evitare guerre inutili).

L’Europa serve a non farci schiacciare, perchè qualunque cosa si possa pensare, credere che da soli Francia, Germania, Italia o altri possano competere con USA, INDIA, Cina o emergenti in generale, sui 50-100 anni è da folli. Basti pensare alla demografica e al fatto che la Cina sforna ogni anno 1 milione di ingegneri.

L’Europa è quindi un progetto che ritengo giusto, ma L’Europa di adesso è un progetto corretto al pari di un grattacielo bellissimo con le fondamenta sulla sabbia della spiaggia.

Il progetto è nato da un’idea corretta ma è stato implementato male, a differenza del modello americano. Va bene la sovranità distribuita, va bene l’unione monetaria, ma il tutto deve basarsi su regole di fiscalità, bancarie ed economiche equiparabili. Abbiamo le stesse regole per l’agricoltura, per la produzione di vestiti, per l’uso di sostanze tossiche, ma ogni stato fa quello che vuol dal punto di vista bancario e fiscale.

E’ una palese assurdità che sta generando questa deumanizzazione del concetto Europa (i più forti sfruttano i più deboli, quando l’Europa dai più illuminati era stata pensata per portare equità e benessere sociali ovunque) e sterminio prima culturale (se non hai i soldi non puoi avere cultura) e poi generazionale (alla lunga un italiano emigrato in Germania sarà comunque un tedesco) di interi paesi.

La Germania sta sfruttando questo modello di Europa per fare quello che vuole (ormai non ci accorgiamo più, ma perchè tanta risonanza se Renzi va dalla Merkel e lei dice “Nein” o “Ya”? Perchè è lei che può dire “Nein sforakkiamento italien 3%”? Mica siamo in un regime totalitario tedesco, siamo in un’Europa dove ognuno dovrebbe contare per 1 o per gli abitanti, non come adesso per il PIL).

I tedeschi stanno facendo guerra agli altri stati con le armi delle banche (ricordiamoci che l’attacco all’Italia l’ha sfoderato la Bundesbank e statene certi che era per coprire magagne interne e per spostare lo sguardo da un’altra parte …) e del lavoro. Lo stanno facendo con la possibilità di indebitarsi a meno e meglio, permettendo alle loro aziende (ricordiamo che lo spread ora è basso, ma mentre era alto le aziende italiane si indebitavano a 4-5 punti percentuali di più dei colleghi “europei” tedeschi) di indebitarsi a pochissimo e quindi poter fare lauti guadagni e produrre a molto meno (ormai una grande punto costa come una golf, ricordate i tempi in cui la uno costava mezza golf?).

Questa è l’europa che vogliamo: no. Siamo europeisti: si.

Ma perchè l’Irlanda può attirare le multinazionali imponendo una fiscalità del 12,5% e noi ce l’abbiamo al 45% (parlo di base, poi sappiamo tutti che si parla di 70%)? Che Europa può essere un’Europa così?

Poi noi italiani ci mettiamo del nostro, con l’instabilità di Governo e l’ingovernabilità del sistema. L’instabilità di Governo (1 premier/anno) ci dà il peso di un foglio di carta spostato dal vento in Europa (a differenza della Germania dove la Merkel essendo sul palcoscenico da 15 anni ormai sa al Parlamento Europeo o alla BCE perfino dove sono tutti i bagni delle signore …). L’ingovernabilità ci dà l’immobilismo che ci caratterizza, con mille promesse e zero fatti. Tanta fuffa e poco arrosto. Questo sia destra che a sinistra.

Dove pensiamo di andare facendo così? Come possiamo, noi italiani dal passato illuminato e spesso geniale, dare il nostro contributo a formare un’Europa giusta e incentrata sull’uomo e sul lavoro? Come pensiamo di tutelare i nostri diritti in queste condizioni?

Pensiamo davvero che il patrimonio dei “vecchi” potrà mantenere per sempre i giovani? Ci siamo dimenticati (perchè le tv hanno deciso di non parlane più) che il 40% dei giovani è senza lavoro e che tra 10 anni i giovani saranno meno giovani e non avranno nè lavoro nè possibilità di farsi una famiglia e che i soldi dei “vecchi” saranno finiti?

Pensiamo davvero che il debito pubblico evaporerà nel tempo grazie all’ombrello BCE del buon Draghi (e fortuna che c’è un’italiano alla guida della BCE, se mai ci fosse stato un tedesco … non oso pensare …) se non facciamo un fico secco per ridurre le spese?

In Italia potremo anche cavarcela con il concetto del “furbetto del quartiere” ma in Europa non sono mica tutti come noi …

E adesso chi li ferma tutti questi antieuropeisti?

La LePen alle municipali ha raggiungo il terzo posto come partito.

Vedremo cosa succederà alle europee … sarebbe curioso avere il parlamento Europeo pieno di antieuropeisti.

Sarebbe l’ennesimo paradosso di questa bellissima Europa, diventata ormai terra di saccheggio per i potenti cinesi, russi e americani, grande sogno rappresentato da piccoli politici.


Clicca sul banner per accedere!


Aforisma della settimana
“La nostra moralità farà bancarotta prima delle nostre finanze.” Steve Maraboli

Categories: Senza categoria

Comments are closed.

  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
  • Massime dalla Finanza

    "Regola n° 1: non perdere mai denaro. Regola n°2: non dimenticare mai la regola n°1" W. Buffett

    "È meglio avere quasi ragione che completamente torto" W. Buffett

    Non è importante che tu abbia ragione o torto, ma quanti soldi si fanno quando hai ragione e quanto si perde quando si ha torto. G. Soros

    Il nemico principale dell'investitore è probabile che sia se stesso. B. Graham
  • Siti

     Consulenza Vincente



  • License e Copyright

    Licenza Creative Commons

    Il blog e i relativi post sono distribuiti con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.