Dopo un rally di inizio anno che ha spinto le quotazioni fino alla soglia dei 1400 punti circa, l’oro si sta prendendo una pausa piuttosto movimentata.
Del resto da tempo, il trend è compreso all’interno di un ampio range che vede in 1440 e 1180 le sue estremità più importanti.
Il movimento di questi giorni, benché si sia spinto al di sotto della media di lungo periodo assomiglia più ad un consolidamento di lungo periodo, piuttosto che ad una ripesa del trend ribassista, ormai presente dall’agosto 2011.
La direzionalità è in discesa da tempo, sia nel breve che nel lungo.
Consolidamento quindi.
Fra le altre cose l’oro non è al momento oggetto di iniziative speculative dirette.
I catalizzatori infatti sembrano essere più rivolti al Copper e di riflesso al Silver che da tempo rimangono più deboli, a causa delle vicende cinesi che vedono vendite forzate, soprattutto se guardiamo al Shadow banking system.
In questo grafico è rappresentata la perdita di forza del Copper nei confronti dell’oro. Devo dire che da metà gennaio è stata impressionante.
Credo pertanto che siano state più le operazioni di arbitraggio ad incidere sulla debolezza dell’Oro, piuttosto che eventuali cambiamenti strategici.
Non assistiamo ad un vero e proprio accanimento, ma ad una dinamica dettata da un mercato più rarefatto rispetto al passato, tenuto conto soprattutto di molte case di investimento che hanno abbandonato il mercato delle commoditiy.
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Aforisma della settimana
“La nostra moralità farà bancarotta prima delle nostre finanze.” Steve Maraboli