Mentre il nostro Renzi fa già i conti con il risparmio dello spread pensando ai 2 mld che entreranno nelle casse dello Stato, nel grafico sopra possiamo notare come si stia presentando qualche segnale di allarme.
Stamani leggevo come lo “shadow banking system” cinese, dopo aver cartolarizzato i crediti con sottostante alcune materie prime come il rame, finisca per andare a comprare bond con rendimenti utili a lucrare sul differenziale.
Chissà che fra questi bond non ci siano anche i nostri affidabilissimi Titoli di Stato?
Del resto è ormai cosa risaputa che il differenziale tra titoli a tripla A e quelli no investment grade è arrivato a livelli incomprimibili. Come si spiegherebbe tutto ciò se non con un meccanismo perverso che ricorda molto da vicino quanto accaduto ai tempi dei subprime?
Vi lascio pertanto al grafico di cui sopra, che evidenzia come il nostro Btp, una volta ritornato sui massimi di gennaio in termini di forza relativa, abbia ripreso fiato. Che sia solo una pausa fisiologica? Oppure l’inizio di un dramma?
Sicuramente è una fase altamente non trascurabile.
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