Per puro caso ieri, durante l’intervallo di una partita, la mia attenzione è caduta su uno dei tanti programmi finanziari spazzatura, che vengono trasmessi sulla TV satellite. Ovviamente, i partecipanti al dibattito erano tutti addetti ai lavori di primarie società di gestione.
Vi dico subito che l’opinione comune era: fuori da emergenti, dentro Europa e soprattutto banche. Insomma una cantilena che sento da troppo tempo.
Tuttavia, la pochezza del livello di discussione è stata raggiunta quando uno dei tanti esperti sosteneva questa tesi:
“Le banche italiane hanno il più grande livello di sofferenza all’interno dell’Europa, ma la loro solidità è migliore in quanto possiedono molti più titoli di Stato (italiani e un capellino sopra il minimo richiesto per l’investment grade) delle altre”.
Detto questo non c’è bisogno tanto di altre spiegazioni. Ciò dovrebbe essere già sufficiente per voi al fine di capire quale sia il livello degli investitori caduti ormai nella rete del circolo virtuoso.
Nel frattempo godiamoci il teatrino politico, con Renzi probabile premier senza esser passato dal voto popolare. Mi sa tanto che, qualcuno del suo partito e per la gioia di Berlusconi, stia preparando un bel pacco al sindaco di Firenze. Mi sbaglierò, ma qualsiasi governo che abbia la pretesa di compiere azioni decise in questo Parlamento, lo trovo alquanto inadeguato.
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