MoneyRiskAnalysis – Borsadocchiaperti

S'ode un grido nella vallata. Rabbrividiscono le fronde degli alberi, suonate le campane, il falco è di nuovo a caccia!

Letta dice ironicamente “E’ un grande” dopo che Berlusconi conferma la fiducia.

Non mi stupisco più di niente

Inizio questo post con la frase di Epifani detta ieri alla domanda di un giornalista riguardo ad un suo eventuale stupore davanti al dietrofront di Berlusconi.

Frase semplice, nuda, diretta, un po’ forse scontata ma ricca di significato.

E’ questo il vero problema della politica e cultura italiana attuale: siamo arrivati ad un punto dove non ci si stupisce più niente. Siamo arrivati ad un punto dove alle 9 si nega la fiducia, alle 11 si dà la fiducia, alle 12 si fa un comunicato ufficiale dove si nega la fiducia, alle 13:30 si vota la fiducia a sorpresa. Tutto e il contrario di tutto nell’arco di poche ore. Mi domando: ma che messaggio è per i cittadini italiani, per i giovani, per gli investitori esteri? Sembra di essere in un film più che in un mondo reale, una specie di soap politica alla Beautiful … Alfano ama Silvio, ma poi Alfano va con Lupi, ma Lupi lo tradisce con Cicchitto, ma Renzi ama Letta, che però preferisce Epifani, …

Se il disastro culturale fatto da Berlusconi di cui abbiamo parlato in altri post è stato consistente, ieri c’è stato suo climax, il punto massimo di un atteggiamento di opportunismo che ci accompagna dal 1994.

Il dare la fiducia per il semplice fatto di non riuscire ad ammettere la sconfitta, per motivi personali, per rimanere nella stanza dei bottoni comunque, è un esempio di scarsissima dignità ed onore, di bassa politica e di scarso interesse per la nazione e il suo popolo. Qualunque altro politico ad un certo punto avrebbe ammesso la sconfitta, Berlusconi no.

E questo é grave, perché instilla nelle menti di chi vive gli eventi e li segue, di chi legge le notizie, due sentimenti.

Il primo: l’onestà intellettuale di ammettere l’errore, la sconfitta, non serve. Ce la si può sempre cavare cambiando opinione all’ultimo minuto o saltando sul carro dei vincitori all’ultimo minuto. Il buon senso non serve, serve solo ragionare in modo di cavarsela e chi se ne frega del resto.

Il secondo: L’importante è stare nella stanza dei bottoni. Non importa quale prezzos i paghi, non importa se si calpestano i propri valori, i propri ideali, l’importante è essere lì per il proprio interesse in modo da poter dire la propria successivamente ed avere sempre un piede nei posti che contano.

Infatti se Berlusconi avesse messo la sconfitta sarebbe stato all’opposizione. Invece così è al governo e quindi potrà ancora dire la sua sull’Iva, sull’IMU, sulla Tares e, in modo imbarazzante, sulla Giustizia. Pensiamo davvero che le colombe non si riavvicineranno a Silvio? Alcune sicuramente si e le colombe che rimarranno fuori rischieranno di fare la fine di Fini.

Un condannato sconfitto politicamente riesce con una mossa che calpesta qualsiasi orgoglio a rimanere nel governo, dopo essere stato pugnalato dai suoi stessi alleati e dal suo delfino.

Non è una gran mossa come qualcuno può pensare; è solo un altro modo per istillare nelle menti delle persone il fatto che ce la si può sempre cavare in un modo o in un altro e che non importano i valori ma importa solo il proprio interesse e il proprio fine. Come direbbe Machiavelli: il fine giustifica i mezzi.

Ed oggi cosa succederà? Mini pausa fino a domani, visto che domani c’è la seduta della Giunta del Senato e che l’argomento sarà nuovamente Berlusconi.

Certo non ci si può lamentare: tre giorni fa nessuno avrebbe pensato che Berlusconi avrebbe votato la fiducia né tantomeno che sarebbe stato colpito dai suoi stessi uomini facendo traballare una dittatura politica che dura da 19 anni nel centrodestra e facendo uscire un moto di orgoglio di alcuni esponenti che vogliono una destra più liberale, liberale e liberista. Ben venga questa nuova destra è anni che l’aspettiamo! Si vuole fare il PPE italiano! Ottimo!

Rimane il fatto comunque che lui è ancora in pista e finchè è in pista ha potere di dire e fare. E questo per il paese è bloccante. Ci mantiene in un passato che tutti vogliamo lasciarci alle spalle per voltare pagina, per un’Italia migliore, più attenta davvero alle famiglie, al lavoro al futuro.

Siamo tutti stufi dei processi di Berlusconi, sia che siamo di centro che di destra che di sinistra. Siamo stufi di vedere i politici misurarsi su questi processi. Perchè non amiamo più la politica? Perchè abbiamo bisogno di rinnovamento e lei fa di tutto per non darcelo, perchè abbiamo bisogno che di parli di futuro di tutti e lei ci parla di passato di un solo uomo. Per questo ci stufa, ci stanca, ci fa arrabbiare, ci fa cambiare canale in tv.

Quello che vogliamo, cito Squinzi, è : “Dateci un paese normale e vi faremo vedere noi italiani cosa siamo capaci di fare“. Ecco, probabilmente un paese normale avrebbe avuto bisogno di un voto di sfiducia ieri di Berlusconi. Berlusconi è l’ancora che ci tiene ancorati a un passato di cui siamo saturi, indipendentemente dal colore politico. 

Solo senza di lui può iniziare il nuovo rinascimento politico, la formazione di una nuova destra liberale, di una sinistra più ideologica, di un centro veramente moderato. Senza di lui può esserci il ritorno alla politica come cardine della vita di un paese, come filosofia ideologica, come amore per il fare.

Abbiamo bisogno di rinascere nel cuore, nella mente, nel lavoro, come nazione. 
Silvio fatti da parte una buona volta.

Aforisma della settimana
E’ più facile seguire il movimento che non anticiparlo. Anonimo

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10 Responses so far.

  1. GAbriele ha detto:

    In realtà ho letto su un blog un'interpretazione di quello che è successo molto interessante: era solo il solito distrattore. Sbaglio o l'IVA è aumentata, e la rata IMU non è stata bloccata? e Sbaglio o nessuno ci sta pensando e nessuno le può attribuire ai partiti di goberno?

    • Andrea T. ha detto:

      Sebbene sia solito cercare il secondo, terzo e quarto livello di lettura di una notizia, stavolta non penso sia così. Stavolta è stranamente tutto vero 🙂 Comunque vederemo nei prossimi giorni se è stato un elemento di "distrazione" o una vera svolta. Io mi auguro sia la seconda.

  2. marcello ha detto:

    bravo Andrea, abbiamo bisogno che lui se ne vada, in primis la gente come me che non lo ha mai supportato, ma anche, spero, buona parte del suo elettorato… e invece, come un pazzo, ci trascina ancora una volta nel suo caos infernale!

  3. Anonymous ha detto:

    Salve, do un'altra lettura …. poichè ormai in questo mondo vale tutto …. che ne pensate di uno short fatto venerdì pomeriggio, chiuso poi lunedì mattina quando piazza affari ha aperto in gap down del 2%? Fossi nella consob andrei a verificare tutti quelli che hanno shortato milano venerdì pomeriggio!!!! Troppo facile non vi pare! Umberto

    • Andrea T. ha detto:

      Può essere tutto, magari per pagare i soldi che vanno a De Benedetti 🙂 Comunque la trovo un'ipotesi veramente difficile da attuare, anche se certe informazioni riservate farebbero veramente gola a molti.

  4. Faustino ha detto:

    Andrea fai delle buone analisi ma il tuo interesse per nil PD è troppo manifesto e ciò mina ke cose giuste che dici su Berlusconi.

    • Andrea T. ha detto:

      A dire il vero più che del PD sono tra quelli che non sopportano più di vedere uno stato ad personam. Questo mi porta a fare valutazioni verso "il personam" che possono probabilmente assomigliare alle valutazioni del PD.

    • Faustino ha detto:

      Assomigliano ma dovresti sapere che sono l'altro lato della medaglia. Berlusconi e le sue "personam" esistono per il PD e non per la sua forza. Quando getteremo la medaglia forse potremo progredire ma ad oggi non si vede all'orizzonte nulla che sovverta questa situazione. CIAO.

    • Andrea T. ha detto:

      E' giusto quanto dici, l'importante è guardare avanti e smetterla di restare ancorati al passato.

  5. Roberto Torre ha detto:

    Gli italiani (una parte) vivono nella perenne illusione di cambiare il paese. Impossibile perchè vorrebbe dire cambiare profondamente se stessi e peggio cambiare anche gli altri che non hanno illusioni. Quello che manca è una profonda rivoluzione culturale. Quella di solito avviene dopo cataclismi economici e sociali. Solo il terreno arato e concimato può dare dei frutti.<br />Ma al giorno d&#39;

  • Nassim Taleb

    "... ma nella mia esperienza non sono mai stato coinvolto in un incidente degno di questo nome. Non ho mai visto una nave in difficoltà sulle rotte che ho percorso, non ho mai visto un naufragio. Né vi sono stato coinvolto io stesso e neppure mi sono mai trovato in una situazione che minacciasse di trasformarsi in un disastro." 1907 E.I.Smith, comandante del Titanic, dal Cigno Nero
  • Massime dalla Finanza

    "Regola n° 1: non perdere mai denaro. Regola n°2: non dimenticare mai la regola n°1" W. Buffett

    "È meglio avere quasi ragione che completamente torto" W. Buffett

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